IL DUPLICE OMICIDIO DI ERCOLANO – La ricostruzione dei carabinieri e le dichiarazioni del sindaco di Portici Enzo Cuomo. Oggi saranno effettuate le autopsie sui corpi dei due giovani assassinati

ErcolanoVincenzo Palumbo ha esploso dal terrazzo della sua villetta undici colpi di pistola contro Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, due ragazzi di 27 e 26 anni, che si trovavano in auto vicino all’abitazione del camionista. L’uomo è sceso, si è avvicinato alla Panda crivellata di colpi e ha visto Tullio e Giuseppe agonizzanti, li ha lasciati lì e se n’è tornato a casa. Solo 16 minuti più tardi ha chiamato i soccorsi. Le immagini della telecamera di video sorveglianza di una villetta vicina hanno mostrato che l’auto dei ragazzi era in movimento e si stava allontanando quando il camionista ha iniziato a sparare. Si capisce bene che tutto è avvenuto in meno pochi minuti, da quando la Panda è stata inquadrata mentre sale in direzione della casa di Palumbo e quando ricompare nella direzione opposta, senza che il guidatore possa più controllarla. L’auto è andata a sbattere contro un muretto. Vincenzo Palumbo, dopo 16 minuti, ha chiamato i carabinieri e ha dichiarato di aver sparato contro “due ladri” che erano “fuori la porta” di casa sua. In realtà non era vero. Non era vero che Pagiaro e Fusella fossero due ladri e neppure che si erano avvicinati all’ingresso della casa, facendo scattare l’allarme. Palumbo ha dichiarato che il suono lo ha svegliato e spinto ad uscire sul terrazzo. Continua a raccontare questa versione, che ha esposto anche al giudice delle indagini preliminari durante l’udienza di convalida del fermo. Il gip ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla Procura di Napoli e firmata dai pubblici ministeri Luciano D’Angelo e Daniela Varone, titolari delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli. L’accusa è di duplice omicidio volontario.  Dall’ordinanza di custodia cautelare emerge un comportamento mirato al tentativo di attenuare le proprie responsabilità, senza volontà di fare chiarezza.  Una perizia tecnica sull’impianto ha permesso di escludere che l’antifurto sia entrato in funzione. Era stato inserito e poi disinserito quando l’uomo è uscito sul terrazzo, ma non ha mai suonato.  La ricostruzione operata dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli, non lascia molti dubbi sulla dinamica dell’assurdo raid di fuoco che ha strappato la vita a due ragazzi di Portici, rei di trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato e soprattutto con l’uomo sbagliato. Una ricostruzione minuziosa, confermata anche dalla presenza di un filmato registrato dalla telecamera di videosorveglianza della villetta dei vicini.

A mezzanotte e 25 minuti la Fiat Panda bianca con a bordo Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella si ferma alcuni istanti non lontano dal civico 37 di via Marsiglia, località San Vito di Ercolano, zona periferica alle falde del Vesuvio. Vincenzo Palumbo, autotrasportatore di 53 anni, si accorge che c’è qualcuno e pensa si tratti di ladri. Ha la sua pistola Beretta calibro 40 sotto il letto, la prende, apre la finestra della cucina ed esce sul terrazzo. L’orologio segna un orario ben preciso: sono le 00:28. Sono passati meno di tre minuti.

La Fiat Panda con a bordo i due ragazzi si allontana lentamente in retromarcia da casa Palumbo, ma viene investita da una micidiale raffica di proiettili. Undici colpi esplosi in rapida successione, cinque dei quali forano il tettuccio dell’auto. I due giovani vengono colpiti alla testa e muoiono. Da quel momento, le telecamere registrano solo l’auto che sbatte contro il muro. Passano dieci minuti e si arriva alle 00:38, quando si vede la sagoma di Palumbo avvicinarsi alla vettura per verificare le condizioni dei due passeggeri dell’auto.

Durante il suo interrogatorio, Palumbo ha confermato pure che dal 4 settembre scorso – giorno in cui ha denunciato un furto – si sentiva minacciato, dormiva con la pistola sotto il letto e usciva di casa armato anche di primo mattino per portare il cane a passeggio.

La compatibilità delle ferite mortali sulle salme di Tullio e Giuseppe con i rilievi balistici ripetuti anche ieri dagli esperti del Ris nella villetta di via Marsiglia saranno il tema principale dell’autopsia, che sarà eseguita oggi pomeriggio a secondo Policlinico di Napoli dal medico legale Anna Gargiulo, nominata dalla Procura.

Massimo trenta giorni e saranno già depositate le conclusioni ai pm. Le parti offese – rappresentate dagli avvocati Maurizio Capozzo e Gennaro Bartolino – hanno nominato il dottor Maurizio Saliva e il professor Pietro Sterni, mentre Palumbo (assistito dagli avvocati Fioravante De Rosa e Francesco Pepe) non ha scelto un perito di parte. Domani pomeriggio le salme saranno restituite ai familiari per celebrare i funerali nella chiesa di San Ciro a Portici. In città sarà lutto cittadino per la morte di due giovani innocenti scambiati per delinquenti. Da padre e da capo di una comunità sono addolorato – ha detto Enzo Cuomo sindaco di Portici ai microfono de La Vita in Diretta – sono andato dai familiari che sono ancora sgomenti per una fine assurda. Non è giusto. Il Comune di Portici farà la sua parte, oltre al lutto cittadino faremo di tutto perché fatti del genere non accadano mai. Da padre capisco quanto sia atroce sapere che i propri figli vadano a giocare a pallone e non tornino più a casa. Poi arriva la telefonata dall’ospedale che avvisa della loro assurda, brutale e immotivata morte”

 

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