“Il Capodanno a Napoli è qualcosa di indescrivibile. Non ho mai visto niente del genere in vita mia…”

 

Il Capodanno con vista sul golfo di Napoli è un’esperienza unica e straordinariamente suggestiva. Specialmente per i turisti innamorati, nati e cresciuti lontani dalle falde del Vesuvio.

La prima volta durante la notte di San Silvestro nel capoluogo campano è impressa negli occhi innamorati di Micol S., studentessa 20enne bolognese, di origine ligure, scesa al Sud per (in)seguire l’amore di una vita: Nicola O., anche lui 20enne, prossimo cittadino del Mondo perché allievo della Accademia Italiana Marina Mercantile di Genova, e costretto, dunque, a trascorrere le vacanze natalizie lontano dagli affetti dei familiari e degli amici, proprio lì a Napoli tra i cenoni e le tradizioni della famiglia acquisita “terrona” della zia Ilaria.

Una terrazza sul Miglio d’Oro, asse di ville e palazzi 700eschi che si estende dalla periferia a Sud di Napoli fino a Torre del Greco, e dichiarato nel 1971 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è lo sfondo di una notte d’amore partenopea. La bollente pietra lavica di Pietrarsa, sito che ospita il primo Museo Nazionale Ferroviario, ribolle al sentimento dei due innamorati.

I pirotecnici che illuminano lo splendido golfo, le cui coste rispecchiano i fianchi sinuosi e i lineamenti dolci della sfortunata sirena Partenope, infuocano un amore che si consolida nonostante le distanze.

Il Vesuvio, magico gigante che sovrasta imperioso il paesaggio circostante, protegge i cuori, gli spiriti e i corpi vulcanici dei due giovani amanti, destinati magari ad unirsi e stringersi in una notte di passione e carezze sulla nave che sarà per i prossimi due mesi la casa di Nicola sul Mar Tirreno: l’arduo prezzo da pagare per inseguire il sogno di diventare, un giorno, comandante di una nave; per realizzare così i progetti nati quando da bambino, dalla costa ligure, Nicola osservava le navi andare verso l’orizzonte, dove mare, terra, cielo e sole diventano un tutt’uno. E chissà se da fanciullo il giovane allievo ufficiale avesse mai immaginato di navigare dove le incantevoli Ischia e Procida, e la più “snob” Capri, “riposano” sulle acque blu del golfo partenopeo, confondendosi con il firmamento, quando non illuminato dai fuochi d’artificio che, con bagliori improvvisi, illuminano il litorale campano.

Il Lungomare di Portici, cantiere infinito e prossimo, dopo anni di dibattiti politici e promesse mancate, al restyling definitivo, è un ponte che unisce un Amore che parte da Genova e arriva in Emilia, passando per l’intero Mar Mediterraneo; per la promessa di un sentimento che, nonostante le difficoltà, promette eterna bellezza.

Napoli culla gli innamorati e per una notte si trasforma in un giusto premio che ripaga anni, passati e futuri, di sacrifici : “Il Capodanno a Napoli è qualcosa di indescrivibile. – pensa e ci racconta Nicola osservando il panorama che lo circonda e lo strega – Non ho mai visto niente del genere in vita mia…”.

Dario Striano

I commenti sono disabilitati