IL CALCIO FUORI DAL PALLONE – Identità azzurra, ecco la seconda pelle dei napoletani: in libreria il nuovo saggio del giornalista Paolo Trapani
Un libro che racconta di calcio, ma lo fa attraverso il mito popolare della maglia azzurra. È questa l’idea-forza di “Napoli sulla Pelle”, il saggio scritto da Paolo Trapani (nella foto), giornalista vesuviano, in collaborazione con Renato Camaggio, avvocato e storico collezionista di casacche di gioco.
L’opera, pubblicata da Iuppiter edizioni, casa editrice napoletana, raccoglie aneddoti e storie di football ma il filo conduttore è la divisa del Napoli. La metropoli partenopea è l’unica grande città al mondo a non avere un derby, alle falde del Vesuvio non c’è una stracittadina. Qui un intero popolo è completamente assorbito ed identificato con la propria squadra di calcio. Perché come disse Rudy Krol: “Quando vince una squadra esultano i suoi tifosi, quando vince il Napoli esulta un’intera città”. “A Napoli – sottolinea Paolo Trapani – il calcio non è solo uno sport e il club di football assume un significativo rilievo sociale. Le vittorie e le sconfitte sul rettangolo di gioco hanno sempre un riverbero nella vita quotidiana, che va al di là della contesa agonistica. Ecco perché il Napoli è il tatuaggio dei napoletani. La maglia è la seconda pelle della Comunità partenopea. Possiamo parlare di identità azzurra della città”.
Il libro di Trapani, oltre ad essere interessante da leggere per i racconti che raccoglie, ospita un importante focus su come la maglia del Napoli sia cambiata nel tempo e di come sia oggetto di culto e cimelio da conservare per i collezionisti.
Solo nella stagione in corso, l’undici allenato da Luciano Spalletti ha già indossato 11 tipologie di casacche diverse, segno di come oggi la maglia da gara sia un incredibile strumento di marketing, oltre che veicolo di loghi e brand commerciali. A quasi 100 anni dalla nascita ufficiale del club partenopeo (anno di fondazione 1926), la Maglia azzurra conserva inalterato il suo mito popolare e rappresenta al meglio il senso di appartenenza del popolo.
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