I residenti del Palazzo più antico di Portici chiedono aiuto al mecenate Packard
I residenti dell’edificio storico più antico di Portici, Palazzo Capuano, chiedono aiuto al mecenate David W. Packard per il restauro e la messa in sicurezza della dimora, nel 400, della Regina Giovanna d’Angiò e della viceregina, nel 600, Anna Carafa di Stigliano Colonna.
Pur inserito nel D.M. 19/10/1976 come villa vesuviana nel patrimonio artistico da recuperare, valorizzare e tutelare, ai sensi della legge n 578 del 29 luglio 1971, l’edificio, nel tempo parzialmente mutilato e rimaneggiato, versa in uno stato di preoccupante e pietosa fatiscenza per cui necessita di un incombente recupero e messa in sicurezza.
Azione che richiederebbe, secondo la stima dell’architetto Antonio Oliviero, “brave difender” del Palazzo, di almeno 600 mila euro di lavori già avallati dalla Soprintendenza per i Bani architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Napoli: “Noi condomini, – si legge nella richiesta d’aiuto inviata dal condomino Aldo Campassi, e ricevuta da Packard – grati per quanto ha fatto e farà per il nostro vesuviano, e consapevoli di quanto con la sua sensibilità, volontà e capacità sta proponendo, finanziando e realizzando per portare alla luce altre vestigia della stupenda e antica Ercolano, chiediamo con estrema cortesia e deferenza un contributo per la realizzazione dei lavori utili ai fini della salvaguardia di questo importante edificio, che rappresenta la storia del nostro territorio e della nostra città“.
Dario Striano
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