“Ho deciso di lasciare la Giunta per la mancanza di comunicabilità” in una lettera le motivazioni che hanno spinto Cettina Giliberti a lasciare la Giunta Esposito

“Nel rispetto di chi ha creduto in me in questi anni ed ha riposto in me la sua fiducia è  doveroso ringraziarvi e chiarire le motivazioni di una scelta sofferta e molto dolorosa. Ho rassegnato le mie dimissioni da assessore, le motivazioni sono state spiegate dettagliatamente nella lettera che ho protocollato al sindaco.
Sant’Anastasia – Ecco in una lettera le motivazioni che hanno spinto Cettina Giliberti a lasciare la giunta di Carmine Esposito. Per dovere di cronaca, la psicologa da anni impegnata anche col sociale in politica è stata tra le più attive dell’hinterland vesuviano nel suo settore. Il Comune di Sant’Anastasia durante la pandemia e dopo è stato tra quelli in prima linea verso le fasce deboli. Se oggi l’ambito territoriale di zona che si occupa di politiche sociali, punta ai risultati senza farci entrare troppo le beghe politiche è grazie a Cettina Giliberti, donna colta, garbata, educata e con la schiena dritta.
“Ho deciso di lasciare la Giunta per la mancanza di comunicabilità riscontrata soprattutto negli ultimi mesi, elemento importantissimo per consolidare i rapporti umani e necessaria per un lavoro armonioso e propositivo per il bene del paese.
Comprendo bene che per molti potrebbero sembrare motivazioni banali ma purtroppo non sussistono più i presupposti indispensabili per continuare il mio lavoro con serenità e tranquillità.
Nonostante molto spesso io sia silenziosa, sono una persona con un carattere forte. Sono fiera, educata ma determinata.
Ho mille limiti che mi riconosco ma non amo convenevoli ed ipocrisie di nessun tipo.
Anche se solitaria non sono una persona individualista e soprattutto non sono stata mai arrivista.
Probabilmente commetto l’errore di non soffermarmi sulle piccolezze per dare spazio a situazioni molto più importanti ma questo poi porta ad una sofferenza quando la banalità si trasforma in qualcosa di più profondo e lesivo per me che sono una persona chiara e cristallina.
Spero di aver lavorato in maniera discreta, consapevole di poter fare di più e meglio, ma, credetemi, ce l’ho messa davvero tutta, spesso trascurando anche la mia vita personale, considerando anche i due anni di pandemia in cui lavorare per le fasce deboli ha richiesto la moltiplicazione delle energie.
E l’avrei fatto per tanto altro tempo ancora, non mi ha mai spaventato il lavoro, anzi, è una mia grande passione.
Diversi i risultati raggiunti in questi tre anni per le fasce deboli grazie anche al lavoro in concerto con l’Ambito n25, che ringrazio, nonostante la carenza di personale e di spazi adeguati.
Nonostante la mia amarezza, ringrazio  il sindaco, gli assessori e tutti i consiglieri comunali per questi tre anni trascorsi insieme.
Agli uffici e al personale, con il quale ho instaurato relazioni, va tutto il mio affetto, a tutti i funzionari con i quali ho lavorato a stretto braccio, alla Segretaria Comunale e alle responsabili delle Politiche Sociali che in questi tre anni mi hanno accompagnata dico grazie per tutto quello che mi hanno insegnato.
Credo che l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Sant’Anastasia, soprattutto in questi ultimi tre anni, sia stato il fiore all’occhiello del nostro paese e dei Comuni limitrofi proprio perché la sintonia, la competenza, il rispetto reciproco  ed il confronto sono state caratteristiche che l’hanno contraddistinto da tante altre realtà.
Un Ufficio che è stato palesemente rilanciato, con tutte le difficoltà del periodo del Covid e del pregresso che è andato avanti senza una guida politica di indirizzo.
Per questo dico grazie alla bella squadra di lavoro che mi ha accompagnato e anche a chi di l’ha lasciata perchè vincitore di concorso altrove, alle psicologhe e a tutti coloro che sono stati di passaggio.
 Per me tutti loro sono stati motivo di vanto e di orgoglio in questi anni, diventando parte della “mia famiglia” con cui ho condiviso tante esperienze professionali ma anche tanti abbracci e cose belle.
Grazie ai miei ragazzi Diversamente Uguali e a coloro che ho seguito e che continuerò a seguire nonostante non ricopra più nessun ruolo istituzionale, loro la mia forza e la mia spinta, insieme a tutte le fasce deboli e con poca voce, compresi gli animali, a continuare il mio impegno.
Grazie anche a chi aveva da ridire, a prescindere, su di noi e su di me. Chi ha lanciato continuamente sassi mi ha fatto capire che chi riveste un ruolo deve essere chiaro e limpido per arrivare dritto nel cuore dei cittadini e soprattutto mi ha confermato ciò che non vorrò mai essere.
Fomentare l’odio, le discordie e aizzare gli animi sono caratteristiche che non faranno mai parte del mio modo d’essere.
Grazie a tutti quelli che da due giorni mi hanno inondato di affetto e di stima. Lascio il ruolo istituzionale ma nel mio piccolo saró la persona di sempre, che non si è mai montata la testa.
Qualcuno mi accuserà di essere “recidiva” ma è l’ennesima prova di non essere attaccata a nessuna poltrona anzi alla miopia di taluni rispondo con la mia onestà intellettuale e la mia coerenza.
Più volte ho ribadito quanto per me, da sempre, le relazioni siano alla base di ogni tipo di collaborazione.
Auguro al sindaco ed a tutta l’Amministrazione comunale di continuare a lavorare alacremente per la crescita del nostro amato paese, ricordando, peró, che non bisognerebbe mai perdere la riconoscenza verso chi ha contribuito in maniera considerevole al raggiungimento degli obiettivi ma di coltivarla e preservarla senza se e senza ma, superando, affrontandole, tutte le difficoltà ed eventuali incomprensioni.
E per questo, con chiunque, saró sempre aperta al dialogo e a ricucire rapporti, se prima che politici, si rivelano umani >>

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