Gli equilibri dopo il primo consiglio comunale. Cuomo vince anche sulla Presidenza. Rete Civica spara contro Provitera che chiarisce la sua posizione. Le opposizioni sono divise

Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Il sindaco Cuomo ha vinto politicamente ancora una volta. Chi credeva che con Giunta e presidenza del  consiglio comunale potesse incappare in qualche ostacolo, sbagliava di grosso. Nonostante la pluralità di forze politiche all’interno della maggioranza e le ambizioni di molti tra gli attori politici della coalizione cuomiana nel ricoprire gli incarichi di governo, il sindaco-senatore è riuscito a tenere saldo il suo progetto politico, come dimostra la votazione quasi all’unanimità a presidente del consiglio comunale di Claudio Teodonno, suo candidato di riferimento.

18 preferenze per il consigliere del PD, già garante dell’assise nel 2009, e votazione unanime della maggioranza considerato il voto sottratto a Teodonno perchè il suo nome è stato scritto accanto alla casella sbarrata apportante il nome di Raffaele di Bartolomeo. Uno sbaglio accidentale o voluto? Non vi sarebbero dubbi per  “Rete Civica per Portici – Campania Libera“, l’unica lista esclusa da incarichi prestigiosi di governo e alle prese con diversi mal di pancia interni.

La stessa lista che, nata dalla fusione del Movimento del presidente regionale Enzo De Luca con il progetto del docente universitario Gaetano La Nave, ha contribuito alla vittoria schiacciante del Senatore alle ultime comunali, riuscendo ad esprimere anche una rappresentanza in assise:La Rete Civica Per Portici – scrivono in un duro comunicato i dirigenti – ha concorso all’elezione di Bruno Provitera a consigliere comunale, altrimenti stante i numeri questa non sarebbe mai avvenuta. Il consigliere Provitera, in qualità di rappresentante di “Viviamo Portici” era confluito nella nostra rete che, successivamente, aveva siglato un accordo con Campania Libera su Portici attraverso il nostro coord. prov. prof. Gaetano La Nave, realizzando anche importanti iniziative con il vicepresidente del consiglio Regionale Tommaso Casillo, il vicepresidente della Regione Bonavitacola,  lo stesso nostro coordinatore provinciale, quello cittadino Carlo Tarallo, a cui aveva partecipato il sen. Cuomo e numerosi esponenti delle professioni e della società civile della cittadina vesuviana. Il Provitera ha iniziato però una volta eletto un mercato delle vacche: ha prima chiesto un assessorato per sé, negato dal sindaco Enzo Cuomo, ha poi posto veti su una rosa di donne indicate al sindaco Cuomo minacciando di uscire dalla maggioranza, e reclamando la presidente del consiglio comunale al sindaco, data oggi, invece, a Teodonno. Appare così evidente che l’unico voto di maggioranza non presente alla nomina del neo-presidente dell’assemblea consiliare porticese (18 su 19) sia proprio quello di Provitera“.

Dal canto suo Bruno Provitera ha chiarito la sua posizione e, pur lasciando trapelare una delusione politica e pur smentendo qualsiasi rumors di riavvicinamento con il suo vecchio Psi, ha preso le distanze dal progetto di Gaetano La Nave ma non da quello della maggioranza: “Non faccio parte di Rete Civica ma di Campania Libera. Con la Rete sono nati dei contrasti già dopo le elezioni. Non ho rapporti con loro già dal 15 di Giugno. Per quanto riguarda l’esclusione dalla Giunta credo che sia stato commesso un grande errore nel tenere fuori da ruoli di governo il movimento del presidente della Regione Campania. Questo significa non rispettare i patti. Ci troviamo in un periodo difficile, in cui è vietato commettere errori, dopo i tanti disastri dell’era Marrone, spero che Cuomo possa dare dignità a questo progetto politico. Il mio non è un ultimatum, non passerò all’opposizione ma dovrò rendere conto all’intero Movimento, al presidente De Luca e all’onorevole Casillo dell’esclusione“.

In ogni caso il sindaco Cuomo ha superato a pieni voti il suo primo test in consiglio comunale nonostante la debacle annunciata da rumors politici, registrati in queste settimane dal nostro sito online, sulla presidenza del consiglio, ambita da diversi protagonisti della scena politica locale, tra cui il democratico Vincenzo Ruffino e lo stesso Provitera.

Ad una maggioranza compatta corrisponde però un’opposizione spaccata. Le diverse votazioni poste all’odg dell’assemblea hanno sancito una netta separazione tra il Movimento 5 stelle e gli alleati Mdp, SI e Verdi: “Non c’è alcuna comunione di intenti sulla strategia di opposizione – hanno chiarito ai nostri taccuini i grillini Giovanni Erra e Alessandro CaramielloNoi voteremo atto per atto avendo come riferimento i principi del Movimento, mostrandoci anche propositivi e inclini a votare i provvedimenti della maggioranza qualora siano esclusivamente rivolti al bene della nostra città. Vogliamo che questo sia chiaro a cittadini e organi di informazione. La nostra sarà un’opposizione costruttiva“.

Dario Striano

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.