(Fotogallery) Nel ‘ventre di Portici’ la marcia della Legalità. Un fiume in piena urla “No alla Mafie!”. Ma un’ora dopo, tutto torna come prima

 

Nel “ventre di Portici” la marcia della Legalità. Un fiume in piena, questa mattina, è sceso in strada per urlare il suo “No!” alle mafie e alla criminalità, attraversando proprio quello che dovrebbe essere il cuore pulsante economico-commerciale della città, divenuto, poi, con gli anni, paradossalmente, zona di “Periferia” dove regnano abusivismo, degrado e illegalità diffusa.

Intorno alle ore 9.00 di Martedì 5 Aprile, 300 tra alunni delle elementari e delle medie dell’I.C.C Sant’Agata di Portici si sono uniti in corteo per procedere insieme lungo il Centro Storico, percorrendolo, per intero, sino a piazza S. Ciro. Colori, slogan e striscioni hanno letteralmente invaso l’asse mercatale, in mattinata magicamente libero da abusivi e veicoli nella ztl, per sensibilizzare con messaggi di amore, pace e giustizia i cittadini porticesi.

In testa al fiume di ragazzi Padre Giorgio Pisano, della Parrocchia Sacro Cuore di Portici, costantemente in prima linea nella lotta alla Camorra e al racket, che ha provveduto a distribuire alla folla di curiosi, riversatasi in strada, i volantini delle Associazioni “Don Pino Puglisi“, “Giovanni Panunzio“, “Centro Giovani Agorà“, “Giocatori Anonimi” e “Comitato Beni Comuni“, da sempre attive sul territorio in materia di Legalità e organizzatrici, insieme a Libera, del Cammino di Giustizia e di Impegno di quest’oggi.

Presenti alla marcia le forze dell’ordine al completo (Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato e Municipale), i volontari della Protezione Civile, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Aniello Pignalosa, la neo Assessora alla Legalità Fabrizia Guerra, il consigliere comunale Mauro Mazzone e il Sindaco di Portici Nicola Marrone: “Bello vedere una manifestazione del genere organizzata dai cittadini. – ha detto il sindaco- Bello vedere attraversare da così tanti ragazzi quello che dovrebbe essere il cuore pulsante della città, in passato colpito anche da azioni malavitose e ostaggio dell’illegalità diffusa“.

Dopo aver attraversato Via Arlotta, i manifestanti si sono radunati all’esterno del Santuario di San Ciro, riempendo ogni angolo della Piazza circostante. Sui gradoni della Chiesa del Santo Patrono del Comune Vesuviano, Padre Giorgio Pisano ha voluto lanciare un messaggio di pace, ribadendo la necessità di una lotta alle mafie che parta dal basso e dal concetto di cittadinanza attiva : “Oggi in strada ho visto tante facce pulite. E’ bello vedere bambini, insegnanti e cittadini, uniti a forze dell’ordine e istituzioni, lanciare messaggi di giustizia e di amore. Il contrasto alla Criminalità deve partire dalla gente comune. Da cittadini liberi e associazioni. Bisogna imparare ad essere cittadini-sovrani del proprio territorio“.

A fine manifestazione, dopo la lettura dei nove consigli scomodi contro le mafie, ad opera dei rappresentati delle Forze dell’ordine sul territorio, ai giovanissimi studenti è stato distribuito il Pane della Legalità di Mimmo Filosa:  definito “il pane del sudore e della fronte” in contrapposizione a quello abusivo, fonte di commercio per alcuni clan camorristici. In seguito, il corteo ha continuato a sfilare per il Centro Storico, tornato immediatamente zona franca di illegalità con abusivi e merce contraffatta in bella vista sulle bancarelle, prima di sciogliersi definitivamente al Viale Leonardo Da Vinci.

Dario Striano

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