(FotoGallery) Dopo l’incendio sul Vesuvio, una mappatura dei rifiuti pericolosi. La denuncia di un cittadino sansebastianese a Torre del Greco

Dopo i numerosi roghi avvenuti il 12 luglio, che hanno distrutto gran parte del Parco Nazionale del Vesuvio, oggi la situazione sembra essersi tranquillata.

Numerosi sono in tutto il Vesuviano i gruppi di persone che hanno prestato e continuano a prestare servizi di volontariato nelle zone coperte di cenere, soccorrendo gli animali e cercando di salvare i vari alberi divorati dalle fiamme. Ma c’é ben altro, i giovani volontari visitando le zone colpite dall’incendio hanno trovato quantitá di rifiuti per lo piú di origine domestica. Molti i cittadini indignati di tutto ció,ritengono che gli amministratori comunali non hanno informato gli abitanti di questi rifiuti scoperti dopo le fiamme che si nascondevano tra il verde del Parco Nazionale.

Un cittadino di San Sebastiano al Vesuvio, Vincenzo Capasso, presidente di Let’s do it, prestando servizio di volontariato presso le zone devastate dall’incendio di Torre del Greco ha trovato una grande quantitá di rifiuti depositati per terra tra il verde della vegetazione (nella gallery, clicca a destra e a sinistra della foto in evidenza, in alto, per guardare il servizio fotografico).

Scrivendo un post su facebook ha espresso la propria indignazione verso gli amministratori che hanno negato la presenza dei rifiuti intorno il vulcano. “Mentre davamo da bere agli uccelli rimasti sul Vesuvio nel post incendio ci siamo imbattuti in tantissimi rifiuti bruciati. Li abbiamo mappati per poterne fare un documento, intanto ringrazio gli alcuni amministratori che hanno detto che i rifiuti non ci sono… Negare la realtà è un delitto

Enzo Piccirillo

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