Firma ma in sala operatoria non c’è: dopo le indagini dei Nas, ai domiciliari un noto chirurgo

 

Gli interventi chirurgici si erano svolti e sulla documentazione c’era anche la sua firma, ma della sua presenza in sala operatoria non è stata trovata traccia.

E’ quanto la Procura di Napoli (pm Mariella Di Mauro e Fabrizio Vanorio) contesta a un medico al quale oggi i carabinieri del NAS del capoluogo campano che coordinati dal comandante Alessandro Cisternino, al termine di indagini che hanno preso spunto da alcune denunce, hanno notificato un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dal gip.

Il medico, specializzato in cardiologia, è gravemente indiziato di concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato.
Questi ultimi reati gli vengono contestati in quanto avrebbe costretto alcuni suoi collaboratori a menzionare la sua presenza nell’equipe malgrado in sala operatoria non ci fosse entrato.
Secondo il NAS e la Procura avrebbe falsificato varie cartelle cliniche, attestando di aver eseguito, presso una clinica di Napoli, operazioni chirurgiche di routine al cuore (sostituzioni di valvole, installazione di stent coronarici, etc. etc.) che in realtà non si erano svolte con il suo diretto intervento. I carabinieri hanno interrogato le equipe mediche che hanno eseguito le operazioni e i componenti hanno confermato la sua assenza nonostante la firma sulle cartelle cliniche.

 

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