San Giorgio a Cremano. Emersi tanti spunti sulla scuola dal primo convegno del Centro Studi “Antonio Genovesi”
San Giorgio a Cremano. La scuola al centro del dibattito. Il Centro Studi “Antonio Genovesi” ha deciso di porre la scuola come tema del primo convegno rivolto alla cittadinanza. Tante persone e soprattutto tanti docenti hanno partecipato all’iniziativa tenutasi a Villa Bruno in un mite pomeriggio di novembre. Si è parlato soprattutto del progetto di riforma del governo Renzi, analizzando la questione da punti di vista variegati. Il presidente dell’associazione, il dott. Mario Scozzafava, ha introdotto l’evento annunciando come ce ne siano altri in programma con tematiche diverse quali la trasparenza nella giustizia e nella pubblica amministrazione, l’importanza della ricerca e della prevenzione nel campo della sanità, la maggiore salubrità e minore spesa per ciò che concerne le energie rinnovabili. Anche il sindaco del comune vesuviano, Domenico Giorgiano, ha presenziato al convegno e, parlando del suo desiderio adolescenziale di diventare docente, si è mostrato soddisfatto dei dati secondo cui le scuole sangiorgesi godano di grande capacità attrattiva. Con il ruolo di moderatore affidato al Prof. Antonio La Pastina, la parola è passata ai vari relatori. La Dirigente scolastica, Annunziata Muto, ha parlato di come, dalla Riforma Gentile ad oggi, ci siano stati innumerevoli cambiamenti tra leggi che hanno introdotto l’autonomia delle scuole e il principio di sussidiarietà, aggiungendo la necessità di ridare dignità alla figura del docente. Il Prof. Universitario, Gerardo Ragone, ha analizzato l’argomento secondo uno studio sociologico sulla dispersione scolastica. È emerso che la scuola, con lo sviluppo tecnologico e di comunicazione, ha perso il primato sulla trasmissione della conoscenza e come canale di inserimento nel mondo lavorativo. Mentre Angela Principe, Docente Ordinario dell’Università di Salerno, ha affrontato il tema del rapporto scuola-lavoro, dei dati negativi della Campania sulla questione e di come gli istituti possano finanziarsi attraverso le donazioni dei cittadini, il coinvolgimento delle imprese del territorio e la possibilità di ricevere contributi dallo Stato.
Maurizio Longhi
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