ELEZIONI REGIONALI CAMPANIA 2020 – Il senatore Della Vedova, Anna Meo e Eduardo Maria Piccirilli a casa dei fratelli Di Fiore per l’apertura del pronto soccorso dell’Ospedale Apicella. “Con noi anche il Governatore De Luca, pronto a rilanciare l’ospedale locale”

Pollena Trocchia – Uomini di impresa dalla parte dei territori. I fratelli Achille e Raffaele Di Fiore patron della Dieffe srl Caschi e selle, azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazioni di caschi e accessori moto, da sempre legati al loro territorio, hanno accolto l’invito dei vari politici impegnati in campagna elettorale per le regionali, rilanciando l’opportunità di riaprire il pronto soccorso dell’ospedale Apicella, per anni eccellenza territoriale, oggi completamente abbandonato dai disegni politici delle dirigenze Asl che si sono susseguite. Ieri pomeriggio sullo splendido terrazzo della loro residenza di Pollena Trocchia i fratelli Di Fiore hanno ospitato Benedetto Della Vedova senatore e segretario nazionale di Più Europa il partito che ha fondato con Emma Bonino e i candidati al consiglio regionale di Più Campania in Europa, lista che sostiene il governatore uscente Vincenzo De Luca, l’avvocato Anna Meo e il manager revisore contabile dell’Asl Na 3 Eduardo Maria Piccirilli.

Senza passarelle elettorali, i Di Fiore (ai quali li lega una lunga e solida amicizia con la famiglia Meo) hanno strappato ai politici intervenuti l’impegno di riaprire al più presoto il Primo soccorso dell’Apicella e qualora riuscisse ad essere presente anche una visita del Governatore De Luca a cui sia Della Vedova che Piccirilli e Meo hanno fatto presente l’esigenza della riapertura del nosocomio vesuviano, vero e proprio punto di snodo tra le esigenze sanitarie di diversi comuni dell’hinterland vesuviano. “Il Governatore De Luca – ha detto senza mezzi termini Achille Di Fiore – deve venire a Pollena Trocchia e impegnarsi in prima persona per l’apertura dell’Apicella. Cittadini di più comuni aspettano con ansia l’indirizzo politico in questa direzione dei vertici regioanli. Quello che Stefano Caldoro ha chiuso, Vincenzo De luca può riaprire e dimostrare come già ha fatto che in Campania un’altra idea di sanità è possibile”. All’incontro a cui hanno partecipato diversi commercialisti molto noti della zona (dott. Giovanni Lucarelli, dott. Gianluca Biondi), l’ingegnere  Tito Di Sarno e gli imprenditori e manager (Salvatore Busiello, Pino Cervo, Gustavo Arlistico, Elena Di Sarno e Antonio Viscardi) il medico Giuseppe Manno, da sempre impegnato in prima linea per i territori e per l’Apicella e lo storico Presidente del Tribunale per i Diritti dell’ammalato, Vincenzo Sannino, che sull’Apicella conduce battaglie di civiltà da più di vent’anni. “Se il Governatore De Luca fosse troppo impegnato visti i ritmi frenetici delle campagne elettorali specie in questo periodo di emergenza Covid, potrebbe ricevere in Regione una nostra delegazione e assieme redigere un impegno concreto per il rilancio dell’Apicella”. Meo e Piccirilli, sono stati chiari: “Il nostro partito, dai vertici nazionali a quelli regionali è deciso a far ripartire l’Apicella. Ne abbiamo discusso anche col vice presidente della Regione Bonabitacola e col Governatore De Luca. A prescindere dalla sua presenza a Pollena Trocchia, che sarebbe oggettivamente un evento importante non solo dal punto di vista mediatico, l’Apicella risorgerà.

E ci tengo a ringraziare la famiglia Di Fiore in quanto da imprenditori in tutt’altro settore si stanno prodigando per il rilancio del nosocomio cittadino, senza assolutamente paventare interessi di parte nel loro progetto di città”. “L’Apicella – ha concluso Raffaele Di Fiore – che ha avuto anni fa anche un trascorso in politica come candidato a sindaco – rappresneta per tutto l’hinterland non solo un importante presidio sanitario, ma anche il volano per il rilancio dell’economia locale. Intorno ad un ospedale infatti si muove una intera economia di prossimità che con la chiusura e la lenta distruzione dell’Apicella è venuta a cadere. A Pollena Trocchia non c’è una banca e che mi risulti l’amministrazione comunale non sta facendo nulla perché ci fosse. In questo faccio appello a vari imprenditori perché si rendano leva, spesso (sostituendo politici e amministratori) per il rilancio cittadino”.

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