E’ morto a 80 anni James Senese, aveva fondato assieme ai Napoli Centrale e a Pino Daniele un nuovo genere di musica
Addio a James Senese. Il padre del neapolitan power è morto a Napoli a causa di gravi complicazioni dovute ad una polmonite che lo aveva colpito nelle scorse settimane. Da tempo il musicista si sottoponeva periodicamente a dialisi. Con Senese se ne va un altro importantissimo pezzo dei Napoli Centrale, nonché un musicista che, per oltre 50 anni, ha segnato la scena napoletana.
Nato il 6 gennaio del 1945, James Senese è sempre stato l’esempio più lampante del figlio della guerra. Nasce da una ragazza napoletana, Anna Senese, e da un soldato statunitense afroamericano arrivato a Napoli dopo lo sbarco di Salerno e che, appena due anni dopo, abbandonò la famiglia per tornare negli Stati Uniti.
Dopo quest’evento cresce insieme al nonno nel quartiere Miano, tra Capodimonte e Secondigliano, dove ha vissuto per tutta la sua vita. Molto influenzato dalle sue origini statunitensi, inizia ad appassionarsi ai suoni blues, funk e jazz rimanendo poi profondamente affascinato dal sassofono grazie alla musica di John Coltrane che portò la madre a regalargli il suo primo sax.
Nel 1974, insieme a Franco Del Prete, fonda i Napoli Centrale, un gruppo rimasto nella leggenda della musica della città per il modo in cui univa sonorità popolari con il rock, il funk e il soul. Negli anni, tra i musicisti che sono passati all’interno della band ci sono stati anche il tastierista Mark Harris, il bassista Tony Walmsley, Savio Riccardi, Joe Amoruso, Ernesto Vitolo, Walter Martino, Agostino Marangolo e Pino Daniele.
Il nome, rimasto nell’immaginario collettivo, indicava proprio la stazione ferroviaria di Napoli luogo in cui c’è costantemente un via vai di persone. Un modo per denominare e raccontare un sempre presente incontro tra culture che faceva parte della loro musica.
Decisivo il suo incontro con Pino Daniele. Quando lo ingaggiò, intuendone il talento, gli comprò un basso e lo arruolò in Napoli Centrale, poi ne divenne il sassofonista, il complice preferito, il suono distintivo del supergruppo che espugnò piazza del Plebiscito nel 1981. Poi le carriere dei due artisti sono andata avanti parallelamente, con piacevolissimi ritorni di fiamma. Senese, visto nei film “No grazie, il caffè mi rende nervoso” e “Passione” negli ultimi decenni ha alternato la carriera solista a quella con i Napoli Centrale.
Nella sua lunga carriera Senese ha collaborato anche con Gil Evans e Don Moye, oltre ai principali nomi del panorama musicale napoletano degli ultimi decenni, tra cui Tullio De Piscopo, Enzo Avitabile, Franco Del Prete, Mario Musella ed Enzo Gragnaniello.


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