Droga, pm chiede 20 anni per l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi: è indagatoanche per l’omicidio Vassallo
Marcolino, al secolo Lazzaro Cioffi, una vita spericolata, rischia grosso. Per più di vent’anni è stato un carabiniere del Nucleo Operativo di Castello di Cisterna nonostante fosse il genero di un boss di camorra condannato per omicidio, rischia vent’anni di reclusione.
Cioffi, Marcolino era il capo della speciale squadretta alle dirette dipendenze del comandante del nucleo investigativo impegnato nelle più importanti indagini di camorra in provincia di Napoli, venne arrestato nel 2018 perché accusato di essere legato al clan Sautto – Ciccarelli di Caivano, averne agevolato in tutti i modi gli affiliati e avere spacciato droga per suo conto
Il processo è in corso e il pm Mariella Di Mauro ne ha chiesto la condanna a 20 anni, in più il collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio ha riferito di avere saputo da un compagno di detenzione che Cioffi, da tutti chiamato Marcolino, in una circostanza aveva provveduto a eliminare il video di una telecamera di sorveglianza installata a Crispano che aveva ripreso il pestaggio del fratello di un politico locale cui aveva partecipato lo stesso Iuorio. Il compagno di detenzione gli avrebbe detto: «Stai tranquillo perché il video è stato preso da Marcolino. Marcolino lo ha fatto sparire». Anche nell’omicidio del sindaco anti camorra di Acciaroli, Angelo Vassallo, sparirono dei filmati: il dubbio è che oltre ad alcuni suoi superiori anche Cioffi fosse ad Acciaroli quando partirono le indagini per l’omicidio del “sindaco pescatore”.
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