Dove morì Valeria Sodano, le voragini la fanno da padrona. Ecco l’odissea di Via Apicella a due passi dalla scuola elementare
Pollena Trocchia – Pioggia torrenziale, caditoie delle strade occluse e vere e proprie voragini su una delle arterie più importanti della città proprio nei pressi della scuola elementare. Via Apicella, al Rione Tartaglia, scacco edilizio a cavallo degli anni ’80 dove le case costruite l’una sull’altra danno direttamente sulla strada senza un marciapiede, torna alla ribalta. Proprio vicino alla Scuola del Plesso Tartaglia, a seguito di un fiume di fango perse la vita la povera Valeria Sodano, all’epoca dei fatti ventiquattrenne: era il 2011, sono passati dieci anni. Valeria era a bordo della sua auto con Angela una sua amica quando furono investite in piena dal fiume di fango che scendeva da via Apicella. Angela si salvò aggrappandosi alla cancellata della scuola, per Valeria non ci fu nulla da fare, muore annegata dal fiume di fango. All’epoca dei fatti il capo della Procura della repubblica di Nola apre un’indagine per omicidio colposo perché pare la colpa di tutto ciò sia stata l’incuria della strada. Oggi la stessa strada, proprio nei pressi della Scuola Elementare dove perse la vita Valeria e si salvò Angela (erano amiche di infanzia, originarie di Pomigliano d’Arco) è piena di buche, qualcuna una vera e propria voragine. Da allora via Apicella e tutto il Rione Tartaglia non hanno subito grossi interventi di manutenzione e le piogge di questi giorni hanno fatto tornare gli abitanti della zona nello sconforto. “A due passi dalla scuola – dicono – è assurdo che non si prendano provvedimenti. Assurdo che non si risolva definitivamente il problema. Cosa aspettano? Un’altra morte di persone innocenti?”.
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