Dentro la periferia, Antonio Coppola (Popolari per l’Italia): “In Regione con una legge che ribalta Renzi. Ai residenti delle zone vip la possibilità di finanziare le periferie”

antonio con gianni maddaloni

Dalle periferie per rilanciare la legalità. Nella palestra di Gianni Maddaloni, maestro di judo (è il papà del campione Olimpico Pino Maddaloni, oggi allenatore della nazionale italiana) è stata presentata la campagna elettorale del Partito Popolari per l’Italia. C’erano gli stati generali, dal segretario nazionale al coordinatore regionale Enzo Rivellini all’assessessora uscente Bianca D’Angelo. “Vedere quanto amore ci mette il maestro Maddaloni per togliere dalla strada i ragazzini di Scampia è da esempio – dice Antonio Coppola, candidato per i Popolari per l’Italia al Consiglio Regionale con Caldoro Presidente – e ammesso che non dovrebbero esistere zone di degrado, almeno le istituzioni devono potenziare queste strutture.  Mi piacerebbe che il maestro Gianni Maddaloni assieme ad altri maestri di sport e di vita aprissero luoghi così in tutte le periferie dell’hinterland. Ponticelli, Barra, San Giovanni, il quartiere Salicelle ad Afragola e al Parco Verde a Caivano. in ogni posto di disperazione un presidio di speranza”. Gianni Maddaloni qui è il maestro e basta. Anche a lui è stata data una possibilità attraverso lo sport, lui semplicemente non l’ha sprecata. “Il Governo Renzi e il Pd nella riforma della scuola vorrebbero far devolvere il 5 per mille dei genitori  alle scuole  dei figli? A Scampia dovrebbero suicidarsi?! Questo è un o dei motivi per i quali il Presidente Caldoro va rieletto. Una volta in Consiglio Regionale, mi farò promotore di una legge per l’attuazione  di un progetto inverso a quello di Renzi. Si fa una stima delle scuole più disagiate e si invitano i residenti del Vomero, di Chiaia e di Posillipo a devolvere il 5 per mille a quelle scuole. Sono di Ottaviano e ho casa a via Aniello Falcone al Vomero, sarei il primo ad essere lusingato di poter aiutare chi è meno fortunato di me. Se a questo si aggiunge una premialità magari sulle tasse comunali, il gioco è fatto. Pagherebbero tutti e sarebbero invogliati ad aiutare chi è meno fortunato”.

 

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