Decapitati ai vertici i clan di Ercolano: in cella anche la moglie del boss Ascione

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Ercolano – Ventitré misure cautelari nei confronti di 18 presunti affiliati al clan “Ascione-Papale” e a 5 persone, ritenute affiliate al contrapposto clan “Birra-Iacomino” sono state notificate nella mattinata di oggi dai carabinieri nel Napoletano. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, sequestro di persona, ricettazione, porto d’armi ed estorsione. I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri e disposti del gip del tribunale di Napoli sui richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Delle 23 persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare nove erano già detenute. Le indagini hanno avuto inizio nel 2014. I militari hanno eseguito numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali ma hanno anche raccolte le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia. Tra gli Arrestati c’è Immacolata Adamo, moglie del boss deceduto anni fa, Raffaele Ascione. “La legalità ha vinto, grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile”. Così il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, commenta gli arresti di 23 affiliati ai clan contrapposti Ascione-Papale e Birra-Iacomino, attivi entrambi nel territorio di Ercolano. Buonajuto fa le sue “congratulazioni” ai Carabinieri che hanno arrestato gli affiliati del clan «che per anni hanno seminato il terrore a Ercolano”.

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