Contro la chiusura del laboratorio di analisi dell’Apicella, occupazione pacifica delle scale del Municipio di Pollena Trocchia. Vincenzo Sannino: “Devono intervenire a difesa della sanità pubblica i sindaci del vesuviano”

Pollena Trocchia – Dopo più di dieci anni dalla chiusura del pronto soccorso del nosocomio cittadino e il lento abbandono istituzionale di quello che era il fiore all’occhiello della sanità vesuviana e di tutto l’hinterland, da pochi giorni la notizia, inserita nel piano di reintegro della sanità regionale, di chiusura anche del laboratorio analisi dell’Ospedale Cavaliere Raffaele Apicella. Contro l’ennesimo schiaffo alla sanità pubblica vesuviana, questa sera i volontari dell’associazione nazionale Art. 118 la sussidiarietà di curarsi, rappresentata nel Sud Italia dal combattente Vincenzo Sannino, si daranno appuntamento sulle scale antistanti il municipio di Pollena Trocchia. “Saremo anche sognatori – dice Sannino – ma non è giusto che si resti inermi riguardo all’ennesimo schiaffo alla sanità pubblica. Noi ci batteremo democraticamente con tutte le nostre forze. Vorremmo che nella nostra lotta fossimo affiancati dagli amministratori pubblici non solo di Pollena Trocchia, ad oggi mai in prima linea per il rilancio di un ospedale le cui sorti sono importanti per tutto il vesuviano. In prima linea dovrebbe esserci il sindaco di Pollena Trocchia l’architetto Carlo Esposito, invitato più volte ad agire a riguardo”.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.