Concluso con successo il progetto Strategie per la conciliazione vita-lavoro ad Ercolano: realizzato da Le Kassandre in partenariato con BIG BANG Production e con il Comune di Ercolano

Ercolano – Si è concluso con ottimi risultati il progetto “Strategie per la conciliazione vita-lavoro” finalizzato allo sviluppo di misure e attività che consentissero alle donne del Comune di Ercolano di conciliare meglio i loro obblighi professionali e familiari. Sono state raggiunte 200 donne, coinvolte 70 aziende e 38 donne hanno seguito percorsi di orientamento al lavoro.

Il piano di sensibilizzazione e comunicazione è stato realizzato dall’associazione Le Kassandre in partenariato con BIG BANG Production e con il Comune di Ercolano-ambito n. 29 hanno gestito nel periodo febbraio 2019 – settembre 2020 per il bando “ACCORDI TERRITORIALI DI GENERE” OBIETTIVI SPECIFICI 3 (R.A. 8.2) E 9 (R.A. 9.3) DEL P.O.R. CAMPANIA FSE 2014-2020 APPROVATO CON D.D. N. 67 DEL 2016.

 

Il progetto, dedicato a lavoratrici e famiglie, donne in età lavorativa, imprese, operatori del sistema socio-economico e culturale puntava a promuovere una “cultura” di conciliazione fra le imprese private e pubbliche e le donne attraverso la sensibilizzazione degli operatori dei settori imprenditoriali, pubblici e sociali, la diffusione di modelli gestionali socialmente responsabili e la promozione di nuove opportunità di lavoro attraverso il raccordo tra donne e imprese.

 

“Abbiamo raggiunto 200 donne con alle spalle famiglie, bambini, parenti, compagni. Abbiamo coinvolto 70 aziende (di cui 30 in uno studio a campione sul ruolo della donna) promuovendo il progetto sul territorio. Abbiamo cercato di analizzare il bisogno sia delle donne che delle imprese. Abbiamo piantato il seme della conciliazione. E’ chiaro che un progetto come questo, sviluppato in un territorio così complesso come quello di Ercolano, e che ha avuto bisogno di un tempo fisiologico per essere implementato, si dovrebbe trasformare in un servizio stabile affinché si realizzi un cambiamento culturale profondo”, dichiara la referente del progetto Clara Fargnoli, direttrice e coordinatrice del progetto de Le Kassandre.

 

A disposizione delle donne di Ercolano, da febbraio 2019 fino a fine progetto, sono stati aperti i Concilia Point, punti informativi gestiti da professionisti dell’associazione Le Kassandre, competenti nell’approccio di genere alla tematica del lavoro, che hanno offerto servizi di orientamento lavorativo, bilancio delle competenze, riscrittura del C.V., consulenze specifiche su normative e supporto a situazioni di disagio. Sono state 59 le donne si sono rivolte ai Concilia Point, 38 donne tra i 40 e i 50 anni hanno effettuato percorsi di orientamento al lavoro, bilancio delle competenze, stesura del curriculum.

Gli sportelli sono stati aperti presso La Locanda di Emmaus Onlus in C.so Resina, 319, nell’Asilo nido Seme di Pace in via Patacca, 96; dopo il lock down c’è stata la gentile disponibilità delle Scuderie di Villa Favorita in Corso Resina, 330 ad Ercolano e dell’Eco Hostel di Villa Favorita. La chiusura durante l’emergenza sanitaria ha fatto sì che il progetto fosse prorogato da giugno fino a settembre 2020.

 

Durante questi due anni sono state svolte inoltre le seguenti attività: 6 seminari dedicati a donne lavoratrici e referenti aziendali presso aziende del territorio e scuole del territorio per un totale di 64 partecipanti, 6 sportelli territoriali ovvero incontri di gruppo rivolti a donne lavoratrici e non lavoratrici sui temi della conciliazione vita lavoro, dell’orientamento lavorativo e del bilancio delle competenze; il tutoring di 6 mesi dedicato a 8 donne in congedo maternità e 2 focus lab dedicati a referenti sindacali, consulenti del lavoro, commercialisti e medici del lavoro.

 

Il progetto ha inoltre previsto la divulgazione del bando per l’accesso ai servizi per la prima infanzia e l’erogazione di voucher per il nido nella scuola paritaria comunale dell’infanzia in via Marconi n.18 ai minori 19 mesi-36 mesi e voucher per usufruire del servizio comunale Ludoteca Prima Infanzia La Locanda di Emmaus sita al C.so Resina n.323 dedicato a minori di 3-12 anni. L’intervento ha voluto sostenere la particolare condizione di donne in età lavorativa, residenti o domiciliate nel Comune di Ercolano, con minori a carico.

 

Grazie al sito “Conciliazione vita lavoro” e alle pagina Facebook e Instagram curati da Big Bang Production che hanno raggiunto 9000 persone con i post, 190 contatti diretti, 600 minuti di picco di visualizzazioni, 73% donne.


Si è dunque creata una sinergia tra le varie parti del progetto e alcune donne che hanno usufruito dei voucher hanno poi chiesto una consulenza al Concilia Point, così come donne rivoltasi alle operatrici dello sportello hanno poi inoltrato la domanda per il sostegno all’infanzia. All’incontro conclusivo del progetto che si è tenuto presso le Scuderie di Villa Favorita (che ha gentilmente concesso lo spazio) moderato da Clara Fargnoli direttrice e coordinatrice del progetto – Le Kassandre sono intervenuti: la Dottoressa Bianca Giliberti, funzionaria del Comune di Ercolano, facente le veci del sindaco;  Avv. Ciro Buonajuto sindaco del comune di Ercolano; il Dott. Alfredo Carbone CEO, responsabile area comunicazione – Big Bang Production; la Dott.ssa Giuliana Esposito e la Dott.ssa Laura Ruocco, Dott.ssa Federica Olivares operatrici del Concilia Point, attività di tutoring, docenti seminari e Focus Lab – Le Kassandre; Avv. Paolo De Rosa docente seminari e Focus Lab – Le Kassandre; Dott.ssa Miriam Angueci educatrice presso la ludoteca “Locanda di Emmaus”; Dott.ssa Luisa Annibale presidentessa cooperativa “Seme di pace” – responsabile nido.

 

Clara Fragnoli, direttrice e coordinatrice del progetto de Le Kassandre: “Quello di Ercolano è un territorio complesso, in periferia è difficile lavorare in un’ottica di cambiamento culturale. E’ stato fondamentale costruire delle relazioni fatte di disponibilità, di fiducia. E’ stato per tutti un viaggio di conoscenza, anche con Big Bang confrontandoci abbiamo trovato un metodo di lavoro e abbiamo realizzato il piano di comunicazione. Abbiamo incontrato inizialmente una certa resistenza, le donne di Ercolano non erano abituate a fermarsi e riflettere sul tema della maternità e della conciliazione”.

 

Dottoressa Gilberti, funzionaria del comune di Ercolano: “Abbiamo avuto la volontà di andare avanti, nonostante le difficoltà iniziali per la collettività. Abbiamo piantato un seme sul territorio svelando altri aspetti della realtà sociale che normalmente non vengono proprio considerati. Noi del Comune siamo stati affiancatori più che controllori. Anche una sola donna che adesso guarda alla sua vita in modo diverso e può trasmettere sue esperienze agli altri vale l’impegno di un progetto come questo”.

 

Federica Olivares, operatrice del Concilia Point: “Nella prima fase di sensibilizzazione mi sono scontrata con la reticenza delle imprese e una mentalità patriarcale presente anche in alcune donne. La seconda fase è stata meno faticosa: ho avuto numerosi feedback positivi durante l’attività dello sportello e si è creato un clima di complicità con le donne che hanno compreso l’importanza di diventare più autonome. Ad esempio una donna è venuta ad informarsi sul bando della Regione Campania e i voucher lavorativi, un’altra ci ha chiesto come realizzare ciabatte ricamate. I titolari di piccole e medie imprese si sono dimostrati disponibili a realizzare video interviste. La cosa fondamentale è stata fare rete”.

 

Laura Rocco, operatrice del Concilia Point: “Gli sportelli del Concilia Point ci hanno messo in contatto e in sinergia con le donne. Questo lavoro è stato fondamentale per superare la resistenza e comprendere le esigenze fondamentali delle donne. L’essere umano è preoccupato fisiologicamente da ciò che è nuovo. L’esperienza delle Kassandre a Ponticelli, nella periferia napoletana, ci ha dimostrato la difficoltà di far emergere problematiche e domande e il bisogno di un tempo medio lungo per creare avvicinamento e fiducia. Dal nostro lavoro è emerso in modo evidente che ad Ercolano c’è un carico di lavoro di cura che insiste solo sulle spalle delle donne e impedisce la realizzazione personale. Insieme a loro abbiamo cercato di lavorare sull’autodisciplina e l’organizzazione. E’ stato fondamentale anche integrare le consulenze esterne di Unicredit e delle Lazzarelle, mentre interagendo con le beneficiarie dei voucher abbiamo cercato di far sentire protagonisti i genitori”

Giuliana Esposito, operatrice del Concilia Point: “Migliorare la consapevolezza di genere significa far migliorare l’intera collettività. Abbiamo coinvolto soprattutto micro aziende da 1 a 5 dipendenti. Nella ricerca che abbiamo realizzato sul campione significativo abbiamo riscontrato che: in 14 aziende su 30 il 70 % del personale è composto da donne, in 8 aziende in ugual numero uomini e donne e in 8 aziende ci sono più uomini. E’ emerso uno spaesamento rispetto al ruolo femminile nel lavoro. Le stesse donne in alcuni casi giustificano l’aggressione maschile nel caso di una modifica dei ruoli tradizionali”.

 

Avv. Paolo De Rosa: “Il mio ruolo è stato quello di fornire una serie di informazioni utili sui vantaggi e gli sgravi fiscali delle aziende che assumono donne e sulle normative a tutela delle donne dipendenti, nonché degli strumenti rapidi per evitare situazioni di mobbing. Nella maggior parte dei casi c’era conoscenza e consapevolezza di questi strumenti, tuttavia è emerso un distacco tra gli obiettivi personali e l’impossibilità di realizzarli per paura delle ritorsioni dei datori di lavoro e l’intervento dell’ispettorato del lavoro”.

 

Alfredo Carbone CEO, responsabile area comunicazione – Big Bang Production: “E’ stata una grande sfida riuscire a raggiungere in tempi brevi, in un territorio cosi ristretto, grandi risultati di comunicazione. Abbiamo usato messaggi semplici che guardassero all’immaginario collettivo per poi informare sulle attività proposte: siamo riusciti ad entrare in contatto con 9000 persone con un interesse molto alto e prolungato”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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