COLPO DI SCENA: PORTICI NON HA IL SUO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

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Colpo di scena al Comune di Portici: il consiglio comunale, riunitosi in serata, non è riuscito ad eleggere il suo Presidente.Non sono bastate, dunque, le due votazioni, a scrutinio segreto, per designare il nuovo massimo garante dell’assise cittadina, a seguito delle dimissioni di Fernando Farroni, rese effettive, lo scorso mese di Giugno. Sconcerto, tensione e stupore tra le fila della maggioranza, ancora in riunione per “scoprire i suoi traditori”.
Adesso il consiglio dovrà riunirsi ogni 15 giorni finché non riuscirà ad eleggere con almeno 13 voti il suo presidente.
Tutto sembrava presagire l’elezione del “figliol prodigo” Massimo Olivieri dell’UDC, pronto a tornare in maggioranza, dopo averla abbandonata lo scorso mese di Ottobre, a seguito del primo rimpasto di Giunta dell’era Marrone.
I 12 voti del secondo scrutinio non sono, però, bastati  per il “passo” che avrebbe, di fatto, ridato stabilità politica a Nicola Marrone, a capo ancora, dunque, di una “non maggioranza” di “non centrosinistra”: a seguito dell’allontanamento dal progetto politico marroniano della sinistra radicale in città, rappresentata da SeL e Verdi.
Allontanamento dovuto ad un dualismo, in ottica regionali, che ha visto protagonisti l’ex Presidente Farroni, candidato in Noi Sud con Caldoro all’ultima tornata elettorale, e il leader di Sinistra e Libertà locale, Salvatore Iacomino, tra le fila, invece, di Sinistra al Lavoro con Vozza, che proprio non ha digerito il “trasformismo politico” della coalizione del sindaco-magistrato: passata, in due anni, da alternativa al centrosinistra democratico, ad avere sempre più spostato il suo baricentro verso il Centro-destra.
La presidenza a Massimo Olivieri, infatti, assieme alle dimissioni del pupillo di Angelo Montemarano, alla designazione della nuova assessora Annarita Formicola (NoiSud) all’Ambiente, e alla scelta, attesa in settimana, del nuovo responsabile al Commercio, probabilmente di riferimento del consigliere di NCD Enzo Ciotola, avrebbe scongiurato il rischio elezioni anticipate in città, dando stabilità ad una maggioranza, dilaniata dai continui mal di pancia interni, e inferiore, nei numeri, in questo momento, all’opposizione: “Queste sono le cose – ha commentato ai nostri taccuini il capogruppo dell’opposizione Raffaele Borrelli (PD) – o non vi è stata una vera e propria proposta della maggioranza; oppure, tra le fila di questa, non vi è un’idea comune di fondo; oppure, peggio ancora, non esiste alcuna maggioranza: dato che questa è tale solo se ha i numeri. Tutto ciò a testimonianza di quanto il Partito Democratico ha denunciato in questi due anni: ci sono tensioni interne che impediscono prima la scelta del nuovo presidente e poi di governare Portici”. “Dato il fallimento politico di Nicola Marrone, la cui coalizione non riesce ad eleggere neppure il presidente del consiglio – rincara la dose Amedeo Cortese, segretario del PD cittadino – ci aspettiamo le dimissioni del sindaco, come da lui promesso in mattinata“.
Dario Striano

 

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