Clean up al parco Green di Pomigliano: i vigili denunciano i volontari ma la folla li difende
Pomigliano d’Arco – Momenti di alta tensione stamattina al parco Nicholas Green, al centro del quartiere ex 219: i volontari della Brigata Felice Sodano, che da venerdì scorso stanno ripulendo tutta la zona, sono stati mandati via dagli agenti della polizia municipale. Ma a loro difesa è intervenuta una folla di abitanti del quartiere, per lo più donne, che hanno bloccato l’ingresso. “Se loro non possono entrare per pulire, non entrate neanche voi” urlavano i circa 50 manifestanti.
“La struttura all’interno è pericolante – hanno risposto gli agenti – non è consentito l’accesso”. Si tratta di un serbatoio idrico a torre che sovrasta di diversi metri tutti i palazzi della zona, mai entrato in funzione. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e i vigili del fuoco, quest’ultimi per verificare la pericolità della struttura. Una giustificazione che però non è bastata a tranquillizzare la folla: “Se la torre è pericolante – si sente urlare – dovete sgomberare tutte le palazzine e chiudere la Circumvesuviana (la stazione Parco Piemonte dista pochi metri), non cacciare chi sta ripulendo un parco” “Il sindaco ha abbandonato questo spazio – si sente ancora – nessuno lo ripulisce da anni. Chi soffre d’asma e abita qui vicino sta malissimo perchè qui dentro è pieno di rifiuti”. E ancora: “Perchè dobbiamo vivere nell’immondizia? Anche noi paghiamo la tassa sulla spazzatura. Ci tocca vivere così solo perchè abitiamo in una 219?”
“Il Comune non fa nulla, mentre questi ragazzi ieri hanno continuato a pulire anche sotto la pioggia, – gridava un gruppo di mamme – dovete restituici quest’area! I nostri bambini non sanno dove andare, siamo circondati dalla spazzatura.”
Tutto è iniziato sabato scorso quando i volontari della Brigata Sodano, organismo creato dal Pd locale per organizzare interventi sociali come questo, sono stati denunciati dagli agenti di polizia locale per aver iniziato le operazioni di pulizia nonostante ci fosse una disposizione comunale che impediva l’accesso per motivi di sicurezza. Sul posto intervennero anche i carabinieri, che identificarono tutte le persone presenti. Ma la bonifica è continuata, senza altri intoppi, fino a stamattina.
“Condivido le azioni di clean up e di cittadinanza attiva, – scrive sul suo profilo Facebook il coordinatore di Forza Italia e consigliere di maggioranza Mattia De Cicco – purché rispettino le regole”.
Sull’accaduto si è anche espresso anche Giuseppe Civati, vincitore pomiglianese delle scorse primarie per l’elezione del segretario del partito, in un post suo suo blog intitolato “Il Mondo alla Rovescia”. “I militanti sono entrati nell’area del rione popolare, – scrive il leader democrat – armati di scope e rastrelli con l’intento di voler volontariamente riqualificare il verde urbano del quartiere, ormai abbandonato da anni a se stesso. Il sindaco Raffaele Russo (Forza Italia), che non ha mai provveduto a bonificare quell’area in degrado, ha invece deciso di denunciarli. È una situazione a dir poco paradossale: a Napoli e in provincia tutti gli episodi di clean up vengono salutati sempre con grande favore dalle amministrazioni e dalla cittadinanza, evidentemente a Pomigliano, il sindaco che avrebbe dovuto provvedere da anni al recupero del parco, la pensa diversamente, tanto da dover ricorrere alle denunce alla polizia municipale”. Indiscrezioni dicono che alcuni parlamentari del Pd stiano preparando un’interrogazione parlamentare sull’accaduto.
“Noi continueremo a cercare di pulire il parco, – ha commentato il segretario del Pd pomiglianese Michele Tufano, anche lui tra i denunciati – se ci riusciremo domenica organizzeremo lì una festa dedicata a tutti i bambini del quartiere”.
Daniele De Somma
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