Cassazione,confermati i 3 anni e 8 mesi inflitti dal gup di Napoli per Lavitola

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La Cassazione conferma pienamente, la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione inflitta, con patteggiamento, dal gup di Napoli nel novembre 2012, all’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola, per vari reati, tra i quali associazione a delinquere e truffa aggravata sui fondi per l’editoria per 23 milioni di euro corrisposti dal 1997 al 2008.

I supremi giudici, nonostante le proteste di Lavitola difeso dall’avvocato Gaetano Balice, ritengono “ineccepibile” l’operato del gup, e hanno applicato al ricorso del faccendiere, nuovamente arrestato poco prima di Natale per tentata estorsione a Impregilo, una ammenda da duemila euro. Il doppio rispetto alla prassi.
La Cassazione ha replicato che, quando si patteggia, la possibilità di ricorso alla Suprema Corte “deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità”. Esame superato, dunque, per la formalizzazione, innanzi al gup Francesco Cananzi, del patteggiamento concordato tra Lavitola e i pm napoletani Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock.

In appello, Lavitola ha sulle spalle un’altra condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per corruzione internazionale e per un presunto tentativo di ricatto all’ex premier Silvio Berlusconi. Ora è detenuto nel carcere di Poggioreale su disposizione del gip Dario Gallo.

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