CARO PREZZI – Napoli, 50 cent in più sullo scontrino per tagliare la sfogliatella, il barista di Ponticelli a La Radiazza: “Ho fatto bene”

Più chiaro di così? Lo scontrino non mente, alle sfogliatelle c’è una aggiunta di 50 centesimi per averle tagliate e servite in due piattini con altrettante forchettine, al tavolo. “Perché i 50 centesimi sullo scontrino per dividere la sfogliatella? Non si tratta solo di dividere la sfogliatella, noi offriamo un servizio. Perché abbiamo servito ai due clienti due piattini, due forchettine, due bicchieri d’acqua e in più la persona che stava al tavolo alla fine è andata al bagno, tutto in regola per carità, e quando è uscito, ha chiesto un bel bicchiere di acqua frizzante non pagandolo. Il nostro listino prezzi lo specifica e lo attuiamo da anni e quindi non è un aumento Covid. Con il Coronavirus il regolamento col prezzario non può stare sui tavoli e quindi l’abbiamo affisso sul muro della sala dove ci si siede per consumare. Dispiace per tanto clamore, veniamo da una famiglia di operai e sappiamo cosa significa non poter mettere il piatto a tavola. Comunque, adesso aspettiamo i due clienti al locale per un caffè e una sfogliatella”. Spiega così il barista del locale di Ponticelli, il motivo dei 50 centesimi in più sullo scontrino per dividere una sfogliatella. La questione era stata lanciata due giorni fa dalla Federconsumatori. Il barista è intervenuto a La Radiazza, la trasmissione radiofonica di RadioMarte condotta da Gianni Simeoli, per spiegare quanto accaduto.

“Intanto – prosegue il barista – voglio sdrammatizzare. Tutti conoscono che tipo di attività facciamo e come svolgiamo il nostro lavoro. Il problema della sfogliatella divisa in due a Napoli è stato risolto. Noi siamo in produzione e ci siamo inventati il dolce la sfogliatella divisa in due. Quindi dal fine settimana possiamo iniziare a venderlo”. “Le prime prodotte – aggiunge – speriamo possano andare a due comunità che si occupano di persone bisognose”. Incalzato dai conduttori de La Radiazza, poi, il barista racconta la dinamica di quanto accaduto: “ Entrano i due signori clienti che volevano consumare al banco. Io conoscevo uno dei due, che già altre volte aveva consumato al banco con altri colleghi per poi sedersi fuori a fare un lavoro d’ufficio. E onestamente, una, due, tre volte gliel’ho fatto fare. Venerdì sera non gliel’ho permesso”. “Insomma – chiede il conduttore – c’è un cliente che va al bar, si prende un caffè al banco e poi occupa il tavolino?”. “Bravo – risponde il barista – come si suol dire, voleva fare un’ora di sonno in 5 minuti”. “Ma adesso è tutto risolto – conclude – aspetto tutti e due per il caffè e la sfogliatella”.

 

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