Calcio di Serie A: Juve-Napoli non si gioca ed è caos, scontro totale, il Calcio Napoli prepara una guerra legale

 

Doveva essere il big match della terza giornata della Serie A, è diventato il casus belli del calcio sul fronte covid. Juve-Napoli non si gioca: la squadra di Gattuso ha dato seguito allo stop imposto dalla Asl partenopea dopo i due positivi (Zielinski ed Elmas), niente trasferta a Torino quindi, aprendo però un fronte di battaglia con la Lega calcio e uno scontro più ampio che adesso mette in campo tutti gli attori. Governo compreso. E il punto sulla querelle relativa alle competenze – chi deve decidere cosa – lo ha messo dopo l’ennesima giornata convulsa il Comitato tecnico scientifico: “Il Cts richiama gli obblighi di legge sanciti per il contenimento del contagio dal virus e ribadisce la responsabilità dell’Asl competente e, per quanto di competenza, del medico sociale per i calciatori e del medico competente per gli altri lavoratori”. Il braccio di ferro però si potrà riproporre se altre squadre si dovessero trovare nella situazione del Napoli, che non presentandosi allo stadio, va incontro alla sconfitta a tavolino (a meno che il giudice sportivo non decida diversamente). Ma apre la strada ai ricorsi, già di fatto annunciati, che dalle sedi sportive potrebbero approdare nei tribunali ordinari. E un effetto domino che rischia di travolgere il campionato di calcio: le autorità sanitarie regionali fanno prevalere la ragione della salute pubblica e il Cts ha detto che è giusto cosi, il calcio pensava di avere un protocollo da seguire. Ma c’era da mettere in conto la variabile contagi, che prevale sul resto. E così a Torino va in scena la gara non gara (“Il Napoli voleva il rinvio, ma la Juve si attiene ai regolamenti” punge il presidente bianconero Andrea Agneli): Juve e arbitri allo Stadium, Napoli assente. 45′ di vuoto per dichiarare non giocata la partita. Il caso fa già storia.

 

 

 

 

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.