Bufera appalti a Portici: 23 avvisi di garanzia per 23 dipendenti comunali e imprenditori. Tra gli indagati anche un ex assessore.
Sotto torchio gli appalti affidati dal Comune di Portici tra il 2005-2009: la Procura di Napoli ha notificato avvisi di garanzia a 23 tra dipendenti comunali e imprenditori per “associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, falso ideologico e corruzione”. Tra i nomi risaltano quelli dell’ex dipendente comunale Pierino Piro, all’epoca addetto all’ufficio gare e contratti, dell’ex assessore ai lavori pubblici della Giunta Cuomo, Rosario Frosina, e dell’imprenditore Paolo De Filippis: i tre erano già stati destinatari di analoghe misure nel 2009 nell’ambito delle indagini coordinate dal pm Graziella Arlomede, poi estese ad altri 10 dipendenti comunali e a 9 imprenditori. L’accusa è di aver “truccato”, e di essersi poi aggiudicati, gare di evidenza pubblica, alle quali i tre avrebbero partecipato mediante imprese a loro riconducibili. Una volta vinto l’appalto, sempre secondo le accuse, gli indagati avrebbero imposto il subappalto dietro pagamento di una tangente.
Sotto la lente degli inquirenti la realizzazione del Museo e dell’Anfiteatro di Villa Mascolo, il restyling di Villa Fernandez e del Circolo nautico, l’adeguamento a sede universitaria di Palazzo Caposele, e la conversione dell’ex scuola elementare di Via Martiri di via Fani in Psaut. Progetti dal valore complessivo di ben 22 milioni di Euro, la cui manomissione delle buste sarebbe avvenuta tramite la complicità di altri dipendenti comunali: tra i destinatari degli avvisi di garanzia Antonio De Crescenzo, Vittorio Marotta, Gennaro Penna, Michele Nocerino, l’attuale dirigente Corrado Auricchio, e l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Melito, al tempo componente della commissione gare d’appalto, Giovanni Mignano. Indagati infine anche Francesco Moscato e Maria Parente, amministratore e liquidatore del Consorzio Villa Mascolo, per evasione fiscale; così come gli imprenditori delle ditte sotto torchio, Giovanni Mazzarella, Luigi Lucci, Vincenzo Costantino e Ciro Riccio.
Dario Striano
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