In un consiglio comunale” infuocato” ancora polemica tra i due centrosinistra cittadini. Il Sindaco Marrone: “Piena fiducia nelle scelte e nell’operato della Scarano”. L’opposizione pronta a presentare un esposto alla Procura della Repubblica.
Portici. La rinuncia ai 55o mila euro (circa) destinati dal Ministero dell’Interno al progetto SPRAR ( Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) da parte dell’Amministrazione Comunale continua a scaturire polemiche. Dopo le anticipazioni sulla vicenda segnalate dal nostro giornale online ( http://www.loravesuviana.it/news/portici-lamministrazione-rinuncia-ad-un-maxi-finanziamento-lassessora-scarano-una-scelta-etica.html ), il 10 Marzo, in un consiglio comunale ‘infuocato’, i due centrosinistra cittadini son tornati a darsi battaglia.
Il capogruppo dell’opposizione Raffaele Borrelli (PD) ha infatti presentato all’intero consiglio comunale una mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessora Stefania Scarano, rea, secondo il PD cittadino, di “aver fatto perdere al Comune di Portici una grande opportunità in termini di lavoro, di assistenza ai più deboli, e di finanziamento”. Una maggioranza compatta ha però respinto la richiesta dell’opposizione, ed in particolare il Sindaco Nicola Marrone ha rinnovato la sua assoluta e incondizionata fiducia nelle scelte e nell’operato dell’Assessora Scarano, pur ammettendo che “sono stati commessi errori di impostazione” nella presentazione della domanda di contributo al FNPSA (Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo), per l’attuazione di progetti di accoglienza da parte degli enti locali in seno al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per il triennio 2014-2016. Errori di impostazione legati sia alla destinazione d’uso della sede, che avrebbe dovuto ospitare i rifugiati e richiedenti asilo politico (La scuola “Don Milani” di Portici); sia al principio di libera concorrenza: “Solo dopo aver presentato il progetto, proposto dall’Associazione “l’Arcipelago della Solidarietà”, intenzionata ad avviare un “partenariato” col Comune di Portici, ci siamo resi conto di aver commesso alcuni errori procedurali- ha detto il primo cittadino, Nicola Marrone- L’Assessore Scarano, una volta verificato che la struttura non era agibile, e presentava una destinazione d’uso “scolastica”, appellandosi al principio dell’Autotutela, ha deciso di informare il Ministero dell’Interno del dietrofront del Comune. In questi giorni, però, in un colloquio col funzionario del Ministero verificheremo la possibilità di riprendere il progetto, e non perdere questa opportunità. Qualora ci fosse questa chance, emaneremo una procedura di evidenza pubblica, per non precludere alle altre associazioni del territorio di proporsi come ente attuatore del progetto”.
La decisione unanime della maggioranza di salvare l’Assessore è stata accolta con delusione e sconcerto dall’opposizione, convinta che alla base della rinuncia al progetto “ci sarebbe stata una vera e propria resa dei conti all’interno della coalizione”- come ribadito dal consigliere Claudio Teodonno tra i banchi consiliari. Il “membro d’opposizione”, Vincenzo Ruffino ha, invece, persino ipotizzato che il progetto era stato rigettato “perchè non proveniente dalla compagine politica di SeL”.
Restano ancora da chiarire alcuni punti sulla questione. Pare infatti che il PD cittadino sia intenzionato a presentare, addirittura, un esposto alla Procura della Repubblica, perchè impossibilitato nel consultare gli atti riguardanti la vicenda. Cosa che, se veritiera, sarebbe davvero in contrasto con gli ideali di Partecipazione, Etica, Trasparenza e Responsabilità, “sbandierati” in campagna elettorale dalla coalizione marroniana: “Nel Consiglio Comunale di ieri, sulla vicenda SPRAR, sono agli atti dichiarazioni gravissime del Primo Cittadino e di alcuni Consiglieri della maggioranza.- si legge nella nota scritta dal Partito Democratico porticese- In particolare, il Sindaco/Magistrato, Nicola Marrone ha parlato ,in sede istituzionale, di errori procedurali, inadempienze, ritardi negli atti propedeutici alla presentazione del progetto, e che hanno giustificato la rinuncia a posteriori dei fondi ottenuti. Riteniamo, quindi, alla luce di queste dichiarazioni quanto mai necessario un profondo controllo di legalità sulla vicenda: tanto più che gli atti (che ai sensi delle normative vigenti devono essere accessibili e pubblici) non vengono forniti agli stessi Consiglieri Comunali del Partito Democratico, violando così norme imperative, che regolano il diritto di accesso e la trasparenza.- e ha aggiunto- Nel parlare di “errori e leggerezze” la maggioranza ha di fatto auto-denunciato degli illeciti amministrativi, sui quali crediamo vada fatta al più presto luce. Chiederemo nelle prossime ore, anche attraverso un dettagliato esposto, l’intervento delle Autorità Giudiziarie. Lo stesso Primo Cittadino,in ordine ad una procedura di gara non espletata , ha parlato di voler ricorrere ad una “sanatoria” per un bando i cui termini sono scaduti da oltre 5 mesi. Sanatoria di cui non vi è traccia nelle attuali normative. Nel merito della questione chiederemo anche che sia fatta chiarezza sulle parole dell’Assessore circa le “pressioni e le provocazioni” ricevute, che possono palesare gravissime intimidazioni. intimidazioni sulle quali si tace dopo averle denunciate pubblicamente”.
Dario Striano
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