Autismo, a Cercola c’è un bar con giovani baristi speciali. Ecco il Baraonda Cafè, il nuovo bar della Tam Cooperativa Sociale

Nasce a Cercola il Baraonda Cafè, nuovo bar della Tam Cooperativa Sociale: un locale speciale, dove giovani affetti da disabilità psichiche o disturbi dello spettro autistico saranno protagonisti dietro al bancone, servendo caffè, gelati, cornetti e altre delizie con entusiasmo e professionalità.

Il nuovo locale in via Gandhi 27 apre sabato 13 settembre alle 18 e nasce come parte del progetto di inserimento lavorativo “Si può fare!”, finanziato dal Bando Autismo della Regione Campania.
Il team del Baraonda Cafè è composto da tre ragazzi (due baristi ed un grafico social media manager) e due ragazze (bariste) con disabilità psichica e disturbo dello spettro autistico, un barman esperto che mette la sua professionalità al servizio del progetto e un team educativo composto da tre operatrici e uno psicologo che accompagnano i ragazzi nel loro percorso di crescita.

Tra loro Rosario, barista in formazione che sta imparando a gestire la macchina del caffè e ama accogliere i clienti con il sorriso: “per questa nuova esperienza – spiega – mi sento emozionato e anche un po’ ansioso.

Per me Baraonda è un posto accogliente”. Ai social e alla grafica ci sarà Stefano che a Baraonda ha trovato finalmente un progetto tutto suo da portare avanti: “mi sento molto felice e soddisfatto. Questa nuova avventura per me è più di un lavoro: è uno spazio dove posso esprimermi, creare, comunicare”.
Spiega Diana Nocerino, tutor per l’inserimento lavorativo della coop sociale: “Lavoro di fianco ai ragazzi nelle attività del bar: un luogo quotidiano, ma che racconta tante emozioni.
Ogni incontro è un piccolo universo da esplorare, ogni gesto ha un significato, ogni silenzio racconta qualcosa. Questo lavoro non permetterà solo ai ragazzi di crescere,ma aiuterà anche noi ad essere delle persone migliori. Accompagnare questi ragazzi nelle loro attività è un privilegio che accolgo con rispetto e entusiasmo”.
In campo anche Agostino Borroso, psicologo e coordinatore del progetto: “Per Baraonda – spiega – mi occupo di coordinare e accompagnare ragazzi e operatori nel lavoro quotidiano. Cerco ogni giorno di creare un ambiente in cui tutti possono sentirsi sereni ed accolti, sviluppando le loro competenze e abilità.
Baraonda è per me uno spazio di autonomia, dove l’obiettivo è sviluppare le competenze sociali, fare in modo da incoraggiare i percorsi di vita indipendente dei ragazzi e, soprattutto, rendere Baraonda uno spazio inclusivo per tutta la comunità ed il territorio”.

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