Approvato il piano di risanamento dell’Enam. L’opposizione abbandona l’aula

lello russo

Pomigliano d’Arco – “La realizzazione di un impianto di digestione anaerobica necessita l’inserimento dello stesso nel Piano Regionale dei Rifiuti e alla Regione Campania non vi è traccia di questo progetto”. Parole di Eduardo Riccio, consigliere d’opposizione del Pd, che ha espresso le sue perplessità sul piano industriale dell’Enam, la ditta dello smaltimento di rifiuti pomiglianesi, da tempo impelagata in una grave situazione di debito. Durante l’ultimo consiglio comunale infatti, dove per l’opposizione erano presenti solo Riccio, Vincenzo Romano (Pd) e il socialista Vincenzo Libio, è stato approvato il piano di rilancio dell’azienda, incentrato sostanzialmente sulla richiesta di concordato preventivo e la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica, da molti mesi contestato da diverse associazioni ambientaliste. Assenti, tra i tanti, il capogruppo del Pd Giuseppe Esposito e l’ex sindaco Antonio Della Ratta.

“Sono anche perplesso – continua Riccio –  sulla sostenibilità economica dell’impianto. Non so cosa possa pensare un giudice della Fallimentare al quale si prospetta da un lato una situazione di criticità economica e dall’altro un piano industriale che prevede una spesa di 26mila euro. Si obietta che la metà del finanziamento viene erogato dalla Regione Campania; altra bufala visto che la Regione non finanzierà mai un’opera non inserita nel Piano Regionale dei Rifiuti. Inoltre i finanziamenti regionali sono legati ad una dettagliata attività di progettazione che la società ha affidato all’esterno senza nessun risultato concreto, visto che il Progetto preliminare allegato al Piano industriale è assolutamente privo di fattibilità. Ultima considerazione è che la società in house providing, anche alla luce delle ultime disposizioni comunitarie, è tenuta a svolgere la propria attività esclusivamente per conto del socio pubblico. Il Partito Democratico ormai da tempo pone la necessità di rimuovere il management Enam, dimostratosi incapace di attrarre fonti di finanziamento per rilanciare l’Azienda e di tenere relazioni sindacali rispettose nel rispetto della dignità dei lavoratori. Lo sforzo fatto dai cittadini con l’aumento della Tarsu del 40% e l’aumento del contratto di servizio a quasi 9 milioni di euro non ha portato nessun risultato concreto”.

Perplessità sono arrivate da tutti e tre i consiglieri d’opposizione. Vincenzo Romano ha abbandonato l’aula all’atto della votazione, per manifestare il suo totale disaccordo, seguito successivamente anche da Romano e Libio, che inizialmente erano orientati a votare contro.

“Per la situazione fallimentare dell’Enam e per i sacrifici di questi anni – ha dichiarato il sindaco Lello Russo, in qualità di assessore all’ambiente – dovete ringraziare il consigliere Riccio e le amministrazioni di centro sinistra di cui lui ha fatto parte, che hanno generato, attraverso le società partecipate, solo debito per l’ente ed episodi di clientelismo. Abbiamo ereditato una situazione disastrosa che oggi è possibile risolvere solo portando i libri della società in tribunale. Sul digestore anaerobico non ho dubbi: su questo territorio vivono i miei figli e i miei nipoti, non permetterei mai la realizzazione di un impianto che potrebbe essere nocivo per la salute. Se abbiamo inserito il progetto nel piano di risanamento dell’Enam è solo perché ci è stato espressamente richiesto dalla Regione Campania che ha verificato che non è per nulla pericoloso”.

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