ALLE GIORNATE DE IL RIFORMISTA – Il Governatore De Luca sui magistrati e sul Pd: “Perchè non dicono di chi è la colpa delle sconfitte elettorali?”

“Nel Pd dietro Elena Schlein oggi ci sono tutti i capicorrente, tutti quelli che stavano in segreteria, che stavano nel governo, e li vedo passeggiare di nuovo sulla scena politica come turisti svedesi, capitati qui per caso. Il che mi porta a ritenere che l’unico vero rinnovatore del Pd sono io. Lo dico fondatamente, non avendo correnti e sottocorrenti, padroni e padroncini. Sono un uomo libero, e oggi un uomo libero è incompatibili con la selezione della classe dirigente del Pd che avviene sulle basi del correntismo”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto alla prima giornata del Riformista in corso a Napoli. “Elena Schlein – ha aggiunto De Luca – non ha risposto alla domanda fondamentale: chi ha la responsabilità del governo di questi anni e del disastro elettorale di un anno fa? Chi ha la responsabilità di aver consegnato l’Italia in mano a questi governanti? Non puoi non partire da un’operazione verità. Questa domanda non ha avuto il coraggio di farla”.

E ha aggiunto: “Pagelle per i magistrati? Le valutazioni vanno fatte, il Csm deve farle con la presenza anche di forze esterne, ma con l’attenzione a non creare meccanismi frenanti nella libertà e nell’autonomia del pm, questo deve rimanere”. ”In queste condizioni, no. Siamo improbabili, siamo poco credibili, la natura del partito e la qualità delle leadership sono elementi decisivi, alla fine il leader ha il ruolo di semplificazione dei messaggi, la creazione di credibilità per un’intera organizzazione e senza leader credibile non si va avanti nel mondo di oggi” commentando i risultati del sondaggio Emg/Adnkronos che individua nel segretario della Cgil, Maurizio Landini al 32% delle preferenze come leader del centrosinistra, davanti al leader del Movimento 5Stelle, Giuseppe Conte e poi il segretario del Pd, Elly Schlein, al 20%.

Sul risultato di Landini nel sondaggio, De Luca ha detto: ”Non ne so molto, ma non mi pare un elemento decisivo per il futuro dell’Italia”. Il presidente della Regione Campania ha poi aggiunto che ”nel Pd c’è una strana situazione, c’è la selezione in negativo. Nel Pci c’era gente che veniva dalla lotta antifascista, da movimenti di massa, persone di grande qualità culturale, oggi invece la classe dirigente è scelta in base al principio ‘più perdi, più vai avanti’ e hanno perso ovunque, anche la carta d’identità. Si può immaginare di avere questa classe dirigente al governo del paese?”, ha detto De Luca. ”Elly Schlein non ha mai fatto domanda su chi ha responsabilità del governo di questi anni, di aver consegnato l’italia in mano a questi governanti? Li vedo passeggiare sulla politica come turisti svedesi, l’unico rinnovatore del Pd sono io, sono un uomo libero, incompatibile con funzioni dirigenti di questo Pd, in cui dovrebbe esserci una classe dirigente non di anime morte, sui territori, sulle aree sociali di appartenenza e anche nella sintassi. Ma abbiamo tempo per affrontare i problemi fino alle Europee su rinnovamento della classe dirigente e del programma”, ha concluso De Luca, che ha commentato anche il titolo che il segretario Schlein avrebbe dato al suo libro (“Nonostante il Pd”), ossia “Grazie al Pd”: “Piuttosto lo intitolerei “Grazie a De Luca e grazie a cui il Pd vince qualche volta”.

“Oggi nel Movimento 5 Stelle registro un’evoluzione. Ho incontrato esponenti del M5S che ammettono di aver attraversato una fase di infantilismo politico e che ora c’è un’evoluzione in corso, hanno cominciato a capire che governare il paese e trasformare una realtà come quella italiana è una cosa difficile. Mi pare si stanno aprendo varchi per una riflessione politica seria e credo che questa occasione debba essere colta” ha aggiunto De Luca. “Da qui a elezioni europee saremo inondati di palle, avremo tremila Lollobrigida su tutti i treni e i mezzi di comunicazione, fino alle europee non si muoverà nulla, ma – ha aggiunto De Luca – si è aperto un varco. Oggi ci sono le condizioni per aprire un dialogo con i M5S, e puntare a un’alleanza politica”.

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