AL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO – Fine mandato per Agostino Casillo, il presidente illuminato. Si aspetta dal Ministero per l’ambiente la nuova nomina

Ottaviano – Da volano per l’economia delle tipicità locali a “vincolo per abusi e speculazioni edilizie”. Il Parco nazionale del Vesuvio ha rappresentato molte entità da quando è stato istituito e negli ultimi anni ha avuto il suo slancio maggiore. Proprio con la presidenza di Agostino Casillo che di fatto da ieri ha terminato il suo mandato alla guida dell’Ente con sede nel vecchio maniero passato agli onori della cronaca quando sulla collina di San Michele ad Ottaviano fu acquistato dal boss della camorra Raffaele Cutolo. “Si è concluso il mio mandato di Presidente dell’ Ente Parco Nazionale del Vesuvio , ma sono tranquillo poiché fino alla nuova nomina, a fare le veci ci sarà  il mio Vice Presidente dott. Giuseppe Balzano, persona di grande valore umano e di lunga esperienza amministrativa.  Sono sicuro che coadiuvato dai membri del Consiglio Direttivo porterà avanti in modo egregio la macchina amministrava in questa fase di transizione”. Il commento dell’ex presidente “illuminato” Casillo. “Sono stati cinque anni intensi di lavoro incessante dove non sono mancati i momenti difficili e le crisi alle quali tuttavia abbiamo sempre risposto cercando di trasformarle  in occasioni di miglioramento. Oltre ai tanti progetti realizzati con il Grande Progetto Vesuvio, da ultimo il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, la cosa più importante è aver delineato  una strategia di lungo periodo con obiettivi chiari, raggiungibili che man mano vengono rendicontati alla cittadinanza. Inoltre, la più grande soddisfazione è stata rimettere il Parco al centro delle politiche di sviluppo locale del nostro territorio, ruolo a cui aveva rinunciato da decenni impegnandosi esclusivamente nell’attività burocratica. Il cammino per il definitivo rilancio della nostra area protetta  è ancora lungo ma possiamo senza dubbio affermare di aver posto basi solide e su di esse costruito buona parte del percorso. Ma sopratutto di aver portato e implementato un approccio manageriale alla gestione; un metodo di lavoro pragmatico che se alimentato potrà continuare a produrre risultati tangibili e concreti per la tutela del patrimonio di biodiversità e lo sviluppo sostenibile di una delle aree protette più belle ed importanti del nostro paese”. La nomina del nuovo presidente (in molti parlano di una riconferma, grazie agli ottimi risultati ottenuti, proprio di Agostino Casillo) spetta al Ministero per l’ambiente e alla Regione Campania.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.