A Volla il Commissario boccia la delibera di Consiglio Comunale a costruire in deroga due edifici destinati a uffici e negozi e la “piazza comunale”.

Volla – Tutto da rifare. Sembra che Volla una piazza non ce l’avrà. Almeno non per ora e non dove la giunta targata Viscovo aveva deciso di destinarla in una situazione di “partnership” con un privato (Ciro Perdono) che l’avrebbe donata alla città all’interno di un progetto di edificazione. “Ho appreso di recente che il Commissario Straordinario ha annullato la delibera di Consiglio Comunale, caparbiamente voluta dall’ultimo Sindaco, con la quale si permetteva, attraverso un Permesso di Costruire in Deroga, la realizzazione di due edifici destinati a negozi ed uffici e una “piazza comunale” in via Aldo Moro. Il post dell’ex assessore Riccardo Festa – Le motivazioni di tale annullamento derivano da una sentenza del Tribunale che ha rilevato profili di incompatibilità e illegittimità con riferimento al trasferimento di cubature tra Zone Territoriali Omogenee diverse, evidenziando quindi, che l’intervento non poteva essere autorizzato attraverso un Permesso in Deroga ma necessitava di una Variante urbanistica.
In passato ho espresso il mio pensiero in merito e ricordo di aver detto che quel provvedimento, discutibile sia per la procedura adottata che per la valenza della scelta, prendeva in giro l’intera città. Di fatto nascondeva dietro un finto interesse pubblico interessi del tutto privati. Bisognava valutare con molta attenzione il progetto dell’intervento, gli attori in campo, i costi dell’operazione e le regole che avrebbero governato l’intero processo e verificare se il progetto rispettava il PRG, se c’era bisogno di una variante oppure di una deroga.  Ricordo di non essere stato ascoltato, anzi sono stato in più occasioni attaccato all’ex sindaco con l’arroganza di chi oltre a pensare di essere sulla strada giusta ritiene che sia l’unica possibile.  I fatti hanno dimostrato il contrario. Resto dell’idea che Volla attende una classe politica nuova, che sappia meritarsi la fiducia dei cittadini, che sappia anche remare contro corrente, una nuova generazione di amministratori che invece di fare accordi con i potentati locali sappia allearsi con le attese, i bisogni e le coscienze della gente comune”.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.