A Somma Vesuviana, approvato all’unanimità il nuovo Statuto Comunale

Somma Vesuviana – E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Somma Veuviana, il nuovo Statuto. Un voto favorevole che ha segnato un traguardo storico che aggiorna, dopo quasi trent’anni, quello precedentemente in vigore. Il documento parte dalla premessa storica redatta a cura della Commissione Toponomastica, grazie alle nuove acquisizioni prodotte negli ultimi dieci anni dagli studiosi di storia locale e tenendo conto delle prime opere storiche sulla Città. Alla realizzazione hanno collaborato l’Architetto della Santa Sede Dott. Antonio Terracciano, il prof. Domenico Parisi, la Dott.ssa Mariarca Reale e l’archivista M° Alessandro Masulli. Subito dopo 51 articoli ragguagliano i cittadini su quelli che sono i principi e le regole. Dalla tutela delle famiglie a quella dell’aggregazione sociale, passando per il delicato tema dei diritti dei disabili e la valorizzazione del ruolo degli anziani, ma anche l’occupazione e l’armonico sviluppo economico ecc… Questi solo alcuni degli argomenti trattati del nuovo Statuto. Il gruppo politico di maggioranza “Siamo Sommesi” ha salutato entusiasta l’approvazione.

Ad esprimere soddisfazione per il positivo andamento dell’iter con un post sulla pagina Facebook di “Siamo Sommesi” il presidente del Consiglio, Giuseppe Sommese: «“Uno Statuto a misura di Città!”, con questa frase ho accolto il voto unanime dell’Assise che ha approvato il nuovo Statuto Comunale. Un risultato che ha sancito il raggiungimento di un obiettivo storico. Il nuovo Statuto comunale rispecchia la fase di ammodernamento delle nuove norme in vigore e sono certo che renderà tutto più chiaro e semplice. Da Presidente del Consiglio sono fiero e ringrazio la commissione per il lavoro attento e certosino portato avanti. Un traguardo importantissimo per tutta Somma Vesuviana e per i cittadini sommesi che potranno riconoscere nel proprio Statuto l’attuale fotografia della Città.» «Con l’approvazione del nuovo Statuto comunale abbiamo raggiunto un importante traguardo storico. Infatti, il precedente Statuto risale al 1991.» Ha dichiarato la capogruppo Adele Aliperta. «Dopo quasi un trentennio in cui sono intervenuti normativi importanti negli Enti Locali, era necessaria un’azione di rivisitazione per adeguare sul piano normativo lo statuto comunale del nostro ente locale territoriale. In particolare, ci tengo a citare l’articolo 4 “Pari opportunità” che è quello che leggo con più interesse. In Italia le donne occupano solo un terzo delle cariche politiche nazionali e meno di un quinto di quelle locali. Questo dato ci fa capire quanto sia lontana la parità numerica. Credo che le donne possano apportare un contributo notevole alla politica, grazie alla capacità organizzativa e alla sensibilità che, nella maggioranza dei casi, le contraddistingue.»

 

Il Consigliere Giuseppe Nocerino, anche in commissione consiliare per la realizzazione del nuovo Statuto, commenta l’approvazione ponendo l’accento su alcuni punti: «Il nuovo Statuto è la presentazione della Città al mondo. Va letto con attenzione dall’inizio con particolare riferimento alla premessa storica. Negli articoli che lo compongono sono stati trattati molti temi importanti.»

Come il Consigliere di “Siamo Sommesi” fa notare, tra questi ci sono gli istituti di partecipazione, disciplinati con attenzione dal documento: «Sono strumenti importantissimi, considerando che le critiche social restano fini a se stesse, gli istituti di partecipazione danno la possibilità ai cittadini di partecipare, appunto, alla vita politica della nostra Città, attraverso richieste di informazioni, petizioni, proposte, consultazioni popolari con questionari e assemblee pubbliche. Nel nostro nuovo Statuto ci sono le regole sulle modalità. »

Altro aspetto fondamentale è quello dell’inclusione e del rispetto delle minoranze. «Nell’ambito di un discorso di globalizzazione e integrazione oltre ai cittadini abbiamo incluso anche gli apolidi.»

Tuttavia, forse l’argomento più importante che, così come racconta Nocerino, ha fatto scattare la scintilla per l’ammodernamento dello Statuto, sono le commissioni consiliari. «In precedenza lo Statuto regolava le commissioni con la presenza di cinque membri ciascuna, sulla base di una composizione di 30 consiglieri. Ad oggi, invece, i consiglieri sono 24, dunque, le sei commissioni saranno composte da quattro consiglieri. La scelta è dettata da una questione matematica. Il presidente verrà eletto con voto ponderato.»

 

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