A Portici e ad Ercolano il “funerale della Legalità”. La chiusura degli uffici del giudice di pace nei comuni guidati da un ex magistrato ed un avvocato scatena la protesta delle toghe vesuviane.
A Portici e ad Ercolano il “funerale della Legalità”. La chiusura degli uffici del Giudice di Pace, nei comuni guidati da un ex magistrato ed un avvocato, scatena la protesta delle toghe vesuviane. Avvocati e associazioni di categoria hanno sfilato, questo pomeriggio, dagli Scavi di Ercolano fino alla Reggia di Portici, territorio a confine tra le due città della provincia di Napoli, inscenando un simbolico funerale per la morte dei presidio di giustizia del territorio.
Gli uffici erano stati soppressi nei mesi scorsi creando non pochi disagi ai cittadini. Alla base della chiusura il mancato impegno assunto per il mantenimento della sede da parte del Comune di Ercolano, che avrebbe dovuto assicurare, così come fatto da Portici, il personale necessario per il funzionamento del servizio. La norma in vigore, prevedendo che entro il 30 luglio 2015, gli Enti locali, le Unioni dei Comuni e le Comunità montane potessero chiedere il ripristino, ha però concesso in Estate una seconda opportunità ai due comuni vesuviani. Opportunità non colta (nonostante i proclami estivi e i consigli comunali convocati in materia) e che ha scatenato l’ira di avvocati e associazioni di categoria.
Foto di Andrea Sarno ( AS Studio, Via Roma- Portici (NA) )
Servizio a cura di Dario Striano
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