A Pollena Trocchia forti tensioni in consiglio comunale, è scontro tra i Maione e Campajola

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Pollena Trocchia – Comincia a diventare una costante in consiglio comunale. Ancora scontri tra maggioranza e opposizione che, per usare un eufemismo, non se le mandano a dire. Ad accendere la miccia ci pensa nuovamente il consigliere di minoranza Aldo Maione, con un’osservazione polemica nei confronti della variazione, in via d’urgenza, del bilancio di previsione, approvata in giunta e messa agli atti con obiettivo di ratifica.

“Chiedo che la presente delibera sia inviata al prefetto di Napoli e alla corte dei conti per un verifica. Personalmente non ravviso nessuna urgenza, tutto ciò è solo una forzatura. Se l’amministrazione non è in grado di programmare delle spese nel bilancio, i cittadini devono sapere”. Queste le sue parole.
In difesa dell’amministrazione interviene il capogruppo di maggioranza Campajola: “ questa veste quasi inquisitoria del consigliere Maione che cerca sempre vizi di forma e il pelo nell’uovo per bloccare dei provvedimenti importanti per il territorio, è diventata inaccettabile. A questo punto bisogna chiamare i carabinieri, gli avvocati, perché se ogni tanto ci volete minacciare, credendo di essere in un tribunale, a noi queste cose non stanno bene, perché siamo brave persone.”
Seguono repliche e controrepliche accese a spesso fuori regolamento. In sostanza, la variazione di bilancio in via d’urgenza viene approvata con i voti favorevoli della maggioranza, tre contrari (Di Fiore Raffaele, Maione Agostino e Maione Aldo) e due astenuti (Addato Francesco e Coppola Nicola). Ma anche qui è subito polemica. Nello specifico il capogruppo Campajola, insieme al sindaco, lamenta la mancata partecipazione dei consiglieri di minoranza all’approvazione, con voto favorevole, di interventi sul territorio di residenza di alcuni dei consiglieri stessi (esempio l’opera di illuminazione della pista ciclabile in via Vasca Cozzolino, e la bretella di collegamento tra via Foscolo e via Kennedy). Le motivazioni delle astensioni e dei voti contrari sono però ricollegabili all’intero bilancio, non approvato dall’opposizione già nei consigli scorsi, e alla scarsa chiarezza imputata ai documenti sulle variazioni in corso d’opera che non specificano e non chiariscono alcuni passaggi. Ciò che è chiaro, comunque, è che un punto d’incontro politico tra le varie fazioni è ancora parecchio lontano. Paradossale, infine, il passaggio a vuoto riguardo le interrogazioni del consigliere Di Fiore, ultimo punto all’ordine del giorno, non considerate perché non presenti agli atti in forma scritta. Se ne parlerà alla prossima occasione utile.

Marco Terracciano

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