A Napoli è Festa della Riscossa Popolare
Napoli – Parco dei Camaldoli dal 17 al 27 luglio. Al via la IV edizione della Festa della Riscossa Popolare. Artisti locali, nazionali ed internazionali del calibro di Ken Boothe, gli Statuto, Sanguemostro, The Adicts o Tony Tammaro si alterneranno, nell’arco di dieci giorni, sul palco di una festa che non è solo una festa. Iniziative e dibattiti, da quella sul controsemestre popolare in programma il 26 luglio a quella, internazionale, del 27, con la partecipazione di consoli e ambasciatori in Italia del Venezuela, Cuba e altri Paesi del circuito ALBA, workshop e seminari di formazione politica, mostre d’arte e vita collettiva fanno della Festa della Riscossa Popolare una realtà dinamica e compartecipata, un esperimento di autentica democrazia partecipativa, di socializzazione responsabile, di cittadinanza attiva, di autorecupero di uno dei parchi più belli e meno conosciuti della città di Napoli. In piena autorganizzazione popolare per una festa che è festa “di lotta e di governo”. Una festa di lotta, organizzata e promossa, dal Partito dei CARC, da realtà sociali come GAlleЯi@rt e il Quartograd, dall’attivismo volontario di centinaia di giovani, di donne e di uomini espressione dei movimenti sociali della città che lottano per contrastare gli effetti più gravi della crisi. Una festa “di governo”, nel senso del nuovo protagonismo di quelle organizzazioni operaie e popolari che oggi lavorano consapevolmente al loro coordinamento per la costruzione di un’alternativa politica ai governi espressione dei poteri forti (Vaticano, Confindustria, Organizzazioni criminali), un’alternativa di emergenza popolare che sia espressione della nuova governabilità delle masse popolari organizzate, un Governo di Blocco Popolare che sia emanazione diretta di nuove autorità popolari in grado di ideare, progettare, programmare autonomamente, capaci di autogestire il patrimonio pubblico, imparano ad essere dirigenti. Un successo, ieri, l’apertura dei lavori. Il primo dei cinque seminari di studio sul pensiero di Antonio Gramsci ha visto la partecipazione di tanti giovani, diventati davvero tantissimi per l’esibizione di Ken Boothe, volato a Napoli direttamente dalla Jamaica, artista di prima grandezza del panorama raggae internazionale. La libreria popolare, il viale della “resistenza artigiana” (con i mercatini di artigianato locale), le gallerie espositive, lo sport popolare, la partecipazione collettiva alla manutenzione ed alla pulizia di un parco vissuto, da organizzatori e partecipanti, come vero e proprio bene comune confermano una realtà di autorganizzazione popolare sana, responsabile, capace. Il campeggio libero attrezzato dagli organizzatori e che durerà per tutto il corso della festa ne da ulteriore dimostrazione. Campeggio che non è solo alloggio, ma esempio di vita collettiva organizzata. Ed al suo interno, il campeggio dei giovani del Partito dei CARC, 4 giorni, dal 21 al 24 luglio, con iniziative sulla gioventù rivoluzionaria nel mondo, corsi di autodifesa personale, presentazione del manuale di audifesa legale, corsi informatici su PGP e TOR per la navigazione sicura sulla rete. Tante le attività, tanti gli eventi, importante il quadro delle iniziative, dunque. Per una festa parte integrante del percorso costituente del Controsemestre popolare rispetto alla presidenza italiana dell’UE e alle sue politiche antisociali, un ambito di mobilitazione e coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari, di territorializzazione delle lotte, di dibattito e confronto per la costruzione dell’alternativa politica.
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