Volla, II Edizione della Notte del lavoro narrato organizzata da ArciLab in una struttura “nuova”
Volla – “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Con queste parole si è dato inizio all’assemblea pubblica organizzata da ArciLab Volla in occasione della Notte del lavoro Narrato. C’è un’Italia che funziona, che sogna e un’Italia che lavora. C’è un’Italia che crede nel lavoro e nelle persone, nella loro bellezza, nella loro conoscenza, nella loro dignità. La seconda edizione della kermesse, i ragazzi dell’ArciLab Volla, hanno deciso di svolgerla nella villetta, da anni abbandonata, del Parco Bolivar.
Arci Lab ha messo a disposizione le attività di libero scambio di libri durante tutta la giornata. Hanno ripulito l’intera struttura, oltre che per decoro del territorio e per sfruttare le risorse presenti, per promuovere attività sportive amatoriali e libere, come ad esempio le tecniche di rilassamento ed anti-stress gratuite che si terranno tutti i mercoledi alle 18.00 grazie all’Associazione territoriale Amir.
Tra le storie evidenziate durante la discussione, Christian De Luca (ArciLab) ha evidenziato la storia di Danilo Dolci, sociologo, poeta, educatore e attivista della nonviolenza italiana. Questo il messaggio dei giovani: “Dobbiamo prendere esempio, unirci, raccontarci e rispondere in maniera intelligente alla precarietà attuale del lavoro”.
Luana Paparo
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