LA FAIDA DI PONTICELLI – Al killer reo confesso della morte del boss Carlo Esposito e dell’operaio innocente che stava aggiustando la finestra, 19 anni

Antonio Imperatore (nella foto sotto) non c’entrava niente con la camorra, stava aggiustando una zanzariera a una finestra in una casa sbagliata perché quella del vero berrsaglio in cui ha perso la vita anche lui. Antonio fu  colpito a morte assieme a Carlo Esposito, in quella faida di camorra che ha sporcato di sangue le strade di Ponticelli e che solo ora sembra essersi sopita. Tre anni fa Antonio Imperatore perse la vita all’interno della casa di Carlo Esposito, vero obiettivo del killer, legato al clan De Martino.

Il killer che quella mattina ammazzò due persone si chiama Antonio Pipolo,( nella foto sotto) poche ore dopo l’omicidio costituitosi alla polizia perché temeva un regolamento di conti o peggio ancora un’epurazione interna per non aver compito “come si deve” quel “lavoro”.

Ponticelli, 20 luglio del 2022, Piccolo entra in azione al mattino, ammazza due persone e va via. Poi si costituisce ed inizia il suo percorso di collaboratore di giustizia, più per “necessità” che per pentimento. Ieri il killer-collaboratore, condannato in primo grado a 26 anni per i delitti, ha ricevuto una pena più che scontata, in quanto ritenuti i due omicidi frutto di una trama mafiosa, sono scattati i benefici della collaborazione con la giustizia per il killer reo confesso. Grazie al verdetto della Corte di assise d’appello (presidente Luciana Acierno) Antimo Imperatore va riconosciuto come vittima innocente di camorra. Difesi dai penalisti Alessandro Motta e Concetta Chiricone, i parenti dell’operaio si sono costituiti parte civile rivendicando la piena integrità del congiunto ucciso.

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