Caos al Comune per ritirare la tassa della Tari: le opposizioni protestano per la scelta dell’Amministrazione Comunale
Caos al Comune di Portici per il ritiro della TARI: le forze d’opposizione, questa mattina, hanno protestato contro la scelta, da parte dell’Amministrazione comunale, di inviare le informazioni relative il tributo tramite email (previa registrazione sul sito del comune), interrompendo così il “servizio a domicilio“.
Decisione che ha scatenato l’indignazione dei consiglieri comunali Alessandro Della Pia, Maurizio Minichino, Vincenzo Ruffino e Franco Santomartino che, accompagnati dal segretario della sezione locale dei Verdi, Giovanni Rea, hanno effettuato un “blitz” nella sede degli uffici comunali. Ad “attenderli” una lunga fila di cittadini, perlopiù anziani, costretti a ritirare il pagamento dell’imposta: “Oggi la situazione è anche abbastanza tranquilla – ha spiegato il consigliere Ruffino – ma fino a ieri all’esterno degli uffici ha regnato il caos a causa di una “fila chilometrica” di gente in attesa di ritirare la tassa sull’immondizia. E’ incredibile la decisione di inviare le informazioni relative al pagamento della Tari via email, che, certamente, penalizza i tanti cittadini anziani poco avvezzi nell’usare sistemi informatici!”. “Per distribuire ai cittadini gli f24 della tari, poi, – ha aggiunto il consigliere Maurizio Minichino – i dipendenti comunali stanno tralasciando anche le altre mansioni: da qui, dunque, ulteriori disservizi che gravano sul benessere dei porticesi. Non se ne può più. E’ una vergogna”. “Per risparmiare 5 mila euro sul bilancio il Comune crea un disservizio grave agli anziani – ha continuato Santomartino – senza poi pensare ai veri e ai vari sprechi che questa amministrazione sta portando avanti da due anni e mezzo “.
Tra questi sprechi, secondo il consigliere Alessandro Della Pia (PD), vi sarebbe l’affidamento, per all’incirca 12 mila euro, della realizzazione e gestione di una scuola di teatro comunale, tramite bando di gara, alla ditta Gennaro Piccirillo. Bando che, partito nel febbraio 2015, per un importo di 15 mila euro, era stato annullato ad Aprile dello stesso anno poiché le quattro offerte presentate erano risultati non conformi alla gara. In particolare, la ditta Piccirillo era stata esclusa perché la documentazione presentata non risultava adeguata a causa della polizza fideiussoria insufficiente; l’Ass. culturale Talia, invece, perché non aveva esibito le dichiarazioni bancarie; mentre il Consorzio Utopia e la Cooperativa Bazzarra perché avevano consegnato i plichi non debitamente sigillati e controfirmati su tutti i lembi di chiusura. Nel Giugno 2015 poi la nuova procedura di affidamento, vinta definitivamente dalla ditta Gennaro Piccirillo, unica a presentare un’offerta al bando. “E’ vero che lo stanziamento di fondi in attività culturali non dovrebbe mai rappresentare uno “spreco di danaro pubblico” , – ha detto Della Pia – ma è anche vero che si decide di stanziare ben 12 mila euro per una scuola di teatro diretta da un attore professionista quando più volte mi è stato detto che non si è potuto provvedere ad aggiustare la graticola dei tombini e all’impermeabilizzazione del tetto della scuola Sant’Agata per mancanza di soldi. La situazione mi sembra un po’ paradossale. La salute pubblica dei cittadini giovani e meno giovani viene messa in secondo piano rispetto ad una scuola di teatro comunale.”
Dario Striano
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