Riapre al pubblico la Villa del Boss. Liberata, dopo 16 anni, l’ex casa del clan Rea. Il cast di Gomorra all’assemblea sul futuro di Villa Fernandes
Riapre al pubblico, ufficialmente “liberata” dai comodati e sub-comodati d’uso, Villa Fernandes: la maestosa residenza del clan Rea, a Portici, vittima dell’incuria, dell’abbandono e di un degrado lunghi 16 anni.
Domenica 27 Settembre un’assemblea partecipativa, composta da Istituzioni e cittadini, ha gettato le prime basi sul riuso dell’ex residenza del clan Rea, confiscata alla malavita nel lontano 1999: “L’alto valore simbolico di questo bene deve costituire l’esempio e la possibilità che al simbolismo si abbini qualcosa di nuovo. – ha detto il sindaco Nicola Marrone – Cerchiamo di fare di questo luogo il cuore pulsante della città al di là dei protagonismi e personalismi. Iniziamo dei ragionamenti all’insegna della cultura e della cultura della tolleranza. Se una parte della struttura sarà assegnata ascoltando la volontà dei cittadini, una depandance sarà destinata, e ce lo chiede il Ministero degli Interni, al bando SPRAR; e, dunque, all’accoglienza di nuclei familiari di rifugiati politici che hanno già visto riconosciuti il loro status di richiedenti asilo”. Rifiutare questa occasione dimostrerebbe una cecità mentale non propria del popolo napoletano, da sempre, anche nei periodi di crisi più buia, tollerante e solidale e i confronti di chi necessita e chiede aiuto“.
L’Assessora alla Legalità, Valentina Maisto, ha ascoltato, dunque, la cittadinanza, riunitasi in un simbolico cerchio, riguardo il futuro del bene confiscato, al cui interno dovrebbero insediarvi, tra l’altro, anche il Forum delle Associazioni, la sede dell’Assessorato alla Legalità, una radioweb anticamorra, e laboratori professionali per sottolineare che non è solo la Camorra che offre lavoro nei nostri territori, ma anche lo Stato. Diverse le idee riportate dai portavoci delle tante associazioni porticesi che l’Amministrazione Comunale valuterà per il riuso sociale dell’immobile.
A prendere parte all’iniziativa anche il cast della serie televisiva Gomorra, la cui decisione di girare una scena all’interno del cimitero di Portici, ha scatenato, la scorsa settimana, diverse polemiche tra forze politiche e cittadini: “Noi abbiamo deciso di dare il consenso alle riprese – ha detto il sindaco Nicola Marrone – e di invitare qui i protagonisti della Serie per tutelare la libertà di espressione e perché siamo contrari ad ogni forma di censura“.
La regista Francesca Comencini, il direttore della Film Commission Maurizio Gemma, e l’attore Gaetano Di Vaio ( che interpreta ‘o Baroncino nella serie tv) hanno così parlato ai cittadini porticesi: “Non siamo qui per difendere Gomorra. Gomorra non deve essere difesa: è film. E’ cinema che racconta la realtà senza giudizio“. “Con questo telefilm – ha continuato Maurizio Gemma – vogliamo denunciare e chiarire la gravità e la dolorosità del fenomeno Camorra, sconosciuto ai più lontano da Napoli“. “Non sono i giovani ad emulare i protagonisti negativi del film.– ha concluso Gaetano Di Vaio – Ma siamo noi attori, purtroppo, ad ispirarci a loro”.
Dario Striano
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