Portici. Alla riapertura della vecchia villa del boss invitato il cast della serie tv Gomorra
In occasione della riapertura al pubblico della vecchia e maestosa residenza del clan Rea, Villa Fernandes, l’Amministrazione Comunale di Portici ha invitato il cast della serie tv Gomorra, in onda sui canali di Sky. Il prossimo 27 Settembre, quando i cancelli del bene confiscato alla criminalità organizzata ben 16 anni fa, e da allora abbandonato al completo abbandono e degrado nonostante i vari comodati, sub-comodati d’uso e i lavori di ristrutturazione, verranno riaperti per conoscere il destino della villa e l’opinione dei cittadini, gli attori della serie tv più seguita del colosso di Murdoch potrebbero essere presenti tra gli ospiti.
Il tutto mentre non si placa la polemica dei Verdi per le scene che in questi gironi la troupe televisiva sta girando al Cimitero di Portici: “La Film Commission Regione Campania, – ha detto in risposta agli attacchi il sindaco Nicola Marrone – che ha il compito istituzionale di promuovere l’arte cinematografica così come accade in tutte le regioni d’Italia, ha individuato come set anche la città di Portici per girare le riprese della serie tv Gomorra 2, e noi abbiamo accolto la richiesta nel solco di una collaborazione istituzionale. Ritengo che ci debba essere libertà di espressione in linea con la Carta Costituzionale. Questo non significa assumere su di sé le finalità artistiche, di pensiero e di rappresentazione, ma semplicemente rispettare un principio dettato dalla Costituzione. Della vicenda voglio sottolineare due aspetti: se i politici dedicassero un po’ più di energie ad affrontare e risolvere i problemi presenti sul territorio e non produrre polemiche e analisi di tipo sociologico, forse riusciremmo a togliere il terreno su cui il fenomeno Camorra trova nutrimento. L’altro aspetto è il rischio emulazione: è una considerazione che può avere un valore ma bisogna considerare che nell’arte cinematografica e televisiva e nel genere letterario tutto, gli eroi al negativo hanno sempre costituito una fascinazione. Per parlare invece di realtà, la città di portici ha destinato un bene confiscato alla camorra alle associazioni impegnate sul territorio nel promuovere la cultura della Legalità.”
Dario Striano
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