Non si placano le polemiche per i molteplici istituti scolastici vollesi, prima per i comportamenti vessatori e poco trasparenti, poi con la violazione dei propri doveri d’ufficio, ed ora con la presenza dei topi in classe. A far partire le polemiche sembrerebbe sia stato il M5s territoriale, i quali in una nota spiegano: “Tutto sembra che sia iniziato giovedì 22 presso l’Istituto Comprensivo Matilde Serao in via Caduti di Nassiria a Volla. Il topo sembra essersi presentato poco dopo che gli alunni si erano allontanati dall’aula per pranzare, e costretti successivamente a spostarsi nelle altre aule. Quanto emerge è allarmante per la gravità di come sia stata gestita la vicenda. Il giorno successivo, venerdì 23, gli alunni sono rientrati nella loro aula, la stessa che ha ospitato il topo il giorno precedente, regolarmente senza che le stesse venissero disinfettate, ma non è tutto, nella stessa giornata i bambini sono stati nuovamente allontanati dall’aula in quanto il topo era ancora nell’armadietto, e nonostante ciò, i responsabili anziché avvisare il Comune, hanno lasciato che gli alunni continuassero la lezione, riferendo di averlo catturato. Ricordiamo che il sindaco, è l’autorità sanitaria competente, sembra strano come non sia stato informato, in quanto l’unico a poter emettere un’ordinanza urgente per una questione di emergenza sanitaria e di igiene pubblica “art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D. Lgs. n. 112/1998”. La regolare procedura sarebbe stata quella di avvisare il Sindaco, chiedendo l’intervento di una ditta specializzata per la derattizzazione. Inoltre vorremmo ricordare ai dirigenti scolastici che i topi sono noti come vettori trasmettitori di agenti patogeni”.
“Un partito politico d’assalto con pubblici manifesti sta promulgando notizie falsate sul comportamento di alcune istituzioni scolastiche del territorio – scriveva così su un social network Gerardo Di Rosario – In qualita’ di operatore scolastico all’ICS DE SICA , e cittadino vollese di adozione, sento il dovere di intervenire per fare chiarezza e consentire che la scuola esca fuori da ballottaggi politici – continua- Da lunghi anni le scuole vollesi vivono un disagio dovuto principalmente a concessioni di classe o di partito , come volete recepire. In quindici lunghi anni, l’unica fornitura di suppellettili (banchi , sedie , armadi e altro) l’ho vista una sola volta e con l’ amministrazione precedente – aggiunge ferrato – non mi interessa chi fosse il Sindaco. Nelle manifestazioni con patrocinio del comune l’Ente ha sempre sovvenzionato in parte le II.SS fino alla precedente giunta. Nel contempo, il MIUR ha ridotto i finanziamenti alle istituzioni scolastiche. Il finanziamento pe l’anno 2014 dell’Istituto V. De Sica, è stato pari ad €. 4247,99 in una scuola che nel tempo ha accresciuto gli spazi laboratoriali, si è prefissata verso un futuro tecnologico con costi di gestione dieci volte superiori ai finanziamenti – conclude – in mancanza di manutenzione tutto andrà chiuso e le uscite didattiche si faranno a carico delle famiglie”.
“Mio malgrado, sono costretto ad intervenire su una strumentale polemica aperta dal M5s di Volla, nei confronti del comportamento degli istituti scolastici di Volla, rei a loro dire di richiedere un contributo alle famiglie di 20 € per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa – ha così iniziato la sua dichiarazione il consigliere d’opposizione Pasquale Petrone – Gli esponenti del M5s,in sostanza con vari comunicati accusano i dirigenti scolastici del territorio di imporre il contributo che è volontario, parlando di genitori vessati e costretti, immaginando dietro queste scelte la costruzione di una scuola elitaria.A mio avviso, è una polemica del tutto fuori luogo, che, fa male nei confronti dei tanti dirigenti e operatori scolastici che si prodigano, nonostante le mille difficoltà, di dare di più alla platea degli alunni.Conosco bene, a differenza di quello che pensa chi mi accusa, le problematiche delle scuole, e già avevo affrontato questo argomento con alcuni operatori scolastici, e da come ha spiegato egregiamente il direttore amministrativo dell’Ics “De Sica”, e da quanto mi consta personalmente, le cose stanno in modo completamente diverso, da come rappresentato populisticamente dagli esponenti politici del M5. In effetti il contributo, viene richiesto quale contributo volontario, spiegando alle famiglie la finalità dello stesso, ed anzi le stesse son ben contente di darlo, dato che le scuole riescono ad organizzare ed a programmare altre attività fatte per tutti, che in mancanza potrebbero essere organizzate solo per chi può permettersi il costo, altro che scuola elitaria! E’ dunque ingeneroso accusare, chi con pochi spiccioli, offrendo volontariamente la propria abnegazione e spirito di servizio, riesce a dare qualcosa in più agli alunni. A differenza di tante inutili e pesanti tasse un contributo ben speso”.
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