Voto di scambio e traffico di rifiuti, dopo l’inchiesta di Fanpage scattano le perquisizione a casa e studio di De Luca jr

Gli agenti della squadra mobile e dello Sco hanno eseguito una perquisizione la notte scorsa nell’abitazione e nello studio di Roberto De Luca, assessore comunale di Salerno e figlio del governatore della Campania Vincenzo. Il tutto nell’ambito nell’inchiesta della procura di Napoli che vede De Luca jr indagato per corruzione in relazione a un video di Fanpage in cui un finto imprenditore gli avrebbe proposto accordi illeciti per un appalto. E proprio il governatore taglia corto: «Abbiamo visto sceneggiature impensabili, con camorristi assoldati per fare grandi operazioni di intelligence. Mi ricorda il clima di due anni e mezzo fa quando, alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali, venne fuori la lista degli impresentabili, nella quale io avevo un ruolo d’onore tra malfattori e delinquenti. Io ho massima fiducia nella magistratura».

«Quale difensore del dott. Roberto De Luca preciso che per un doveroso rispetto del lavoro degli organi inquirenti non e’ possibile fornire ulteriori informazioni”. Così l’avvocato Andrea Castaldo: «Le indagini in corso – spiega il legale – consentiranno di chiarire in tempi rapidi l’assoluta estraneita’ del mio assistito ai fatti contestati e derivanti da una peraltro ambigua e provocatoria attivita’ di interferenza illecita nella sua vita privata e professionale».

Video “tagliato ad arte per far emergere qualcosa di mistificato e totalmente diverso dalla realtà dei fatti”. Così Lorenzo Di Domenico, consigliere delegato della Sma Campania, indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli su presunti casi di corruzione legati al trasporto e allo smaltimento di rifiuti documentati da un’inchiesta giornalistica di Fanpage.

 

 

 

 

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