Volla, il Pd fa chiarezza sulla “cementificazione in città”. Angelo Guadagno: “Viscovo sa di mentire. Il mio Governo dalla parte della città contro le speculazioni edilizie”

Valla – Dopo i “numeri” del sindaco Andrea Viscovo alla città rispetto alle nuove licenze edilizie, arrivano puntuali le smentite del Partito Democratico, per l’occasione unitosi e presentatosi alla stampa come una “grande famiglia”. “Il sindaco sa di mentire quando scarica su altri le sue responsabilità. I democratici vollesi non ci stanno alle accuse di Viscovo. “Lo scempio urbanistico che stiamo subendo – afferma Domenico Viola, capogruppo in Pd nell’opposizione – è una vera e propria aggressione al territorio che Viscovo e i suoi vogliono far passare come qualcosa avvenuto prima, senza dire la verità e dare le dovute spiegazioni”. Al tavolo anche Angelo Guadgno che di Volla, fin quando non lo defenestrassero consegnando le dimissioni nove consiglieri comunali, di Volla è stato il sindaco. Proprio nel periodo in cui la mega bolla edilizia targata Salvatore Ricci si stava sgonfiando per far posto in deroga a tutti i regolamenti comunali, prima al Piano Casa regionale e poi al Piano Governativo Sviluppo Italia che voleva la riconversione residenziale delle aree industriali dismesse: una specie di Piano Marshall che non ha favorito i territori ma gli speculatori edilizi, rendendo intere aree rurali ammasso di cemento. “Viscovo da i numeri – continua Viola – senza dire la verità sullo scempio che stanno subendo le zone F2 quelle a indirizzo “attrezzature e servizi”, vale a dire di pubblica utilità, in pochissimo tempi diventate zone residenziali con un semplice cambio di destinazione d’uso”. Angelo Guadagno è più coriaceo, va a gamba tesa. “Ho commesso l’errore di anteporre su tutto l’interesse della città e dei suoi abitanti, retrocedendo alle pressioni di un gruppo di costruttori edilizi che avrebbero messo le mani come stanno facendo sulla città. Questo errore lo rifarei altre mille volte. Non rifarei quello di essermi fidato di chi diceva di condividere con me un progetto. Oggi mi accusano di aver favorito la cementificazione della città? Mentono, spendo di farlo. Come sindaco, supportato dal Pd ho fatto di tutto per arginare quello che sta accadendo. Il progetto presentato a Viscovo e appoggiato coi voti di una maggioranza risicata per la costruzione in deroga di due fabbricati che vogliono far passare come il regalo di una piazza alla città, lo stesso imprenditore l’ha proposto a noi. Gli dicemmo che la piazza non la disegna un privato ma il Comune e qualora avesse voluto realizzare un’opera con la cessione di un’area pubblica, doveva dotarci quell’area dei servizi alla collettività come parcheggi interrati e aree a verde e non la pavimentazione di uno spazio interposto a due fabbricati. Prima ancora, correva l’anno 2014 quando intimammo (era assessore al ramo Agostino Navarro) all’ing. Gatta capo dell’ufficio tecnico del Comune di bloccare l’aggressione del cemento e imponemmo a fronte del Piano Casa impostoci dalla Regione Campania che la destinazione d’uso degli immobili costruiti nelle aree F2 valesse per venti anni. Dopo due mesi la mia giunta e il mio governo furono messi in ginocchio”. Excursus storico, passaggi di politichese stretto e una velata voglia di fare i nomi e i cognomi chi ha posto fine al suo mandato, rendono oggi Angelo Guadagno più loquace di quando faceva il sindaco. “Quando nel 2010 la Regione emanò il piano casa – continua l’ex sindaco – l’allora sindaco Ricci e il salvatore della Giunta Viscovo Gennaro De Simone votarono a favore, il Pd contro. Noi ci opponemmo alle politiche speculative nelle aree a interesse pubblico e sempre noi garantimmo che anche il piccolo proprietario terriero e non solo il costruttore edilizio potessero nel rispetto del territorio costruire la propria abitazione. Evidentemente certe azioni del mio governo furono ritenute scomode al punto di porvi fine non garantendo alla città elezioni immediate. Oggi il sindaco Viscovo che la politica di Ricci l’ha sostenuta fino in fondo, fa finta che le colpe siano mie e del Pd?”. I Democratici, impegnati anche sul fronte delle primarie per l’elezione del segretario nazionale del prossimo 30 ottobre, scenderanno in piazza per spiegare le loro ragioni ai cittadini. “Spiegheremo quello che succede sotto, quando in cielo ci sono le gru”, chiosa Guadagno che senza fascia veste appieno i panni del leder.

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