(VIDEO) Un Nuovo inferno. L’autocombustione e le “ECOBALLE” del comune di Ercolano mentre il Parco Nazionale del Vesuvio continua a bruciare…

Brucia ancora il Vesuvio e fuma dalle ferite sul perimetro del gran cono, aperte dal maxi-incendio che da 11 giorni sta devastando il Parco Nazionale.

Ci segnalano fumo e fiamme a San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Torre del Greco (altezza Ospedale Maresca e a confine con Ercolano), e Ponticelli (villa Comunale a pochi passi, dunque, dall’Ospedale del Mare). Canadair ed elicotteri in azione, da stamane, per cercare di domare le nuove fiamme, che si pensa abbiano tutte origine dolosa.

Nel frattempo continua la saga delle “ECOBALLE” del comune di Ercolano. Con una nota protocollata dal dirigente della polizia locale Dottor Zenti è stata disposta la presenza dal 15 luglio (ieri) di una pattuglia a contrada Castelluccio, già più volte scenario di incendi e di sversamenti di rifiuti, anche tossici e pericolosi, al fine di prevenire fenomeni di “AUTOCOMBUSTIONE” o accensione roghi.

L’atto è stato contestato da Comitati, cittadini e giornalisti locali proprio per la dicitura “autocombustione”, alla luce delle parole del generale dei carabinieri forestali Costa che, mercoledi scorso, durante l’incontro ad Ottaviano con il ministro Galletti, ha definito l’ipotesi dell’autocombustione nel Parco Nazionale una “corbelleria“.

La contestazione avviene dopo altri due giorni di polemiche relativi all’assenza di forze dell’ordine nelle zone considerate a rischio roghi, dove persistono ancora discariche di rifiuti autorizzate e non. Il giorno 13 Luglio, infatti, il Comune di Ercolano aveva annunciato, attraverso una nota, la presenza h24 di forze dell’ordine e di pattuglie militari in Via Contrada Castelluccio, in difesa delle aree degradate. Presenza non riscontrata, il giorno 14 Febbraio, nè dagli attivisti del Comitato Ambiente Vesuvio, da anni in lotta per cercare di contrastare il biocidio nella zona di San Vito al Vesuvio, nè dai nostri cronisti e fotoreporter, recatisi sui luoghi per documentare un incendio nella vicina San Sebastiano al Vesuvio, già scenario, nei giorni precedenti, di altre fiamme che per poco non hanno raggiunto la discarica autorizzata, sita nel Comune degli Scavi, dell’Ammendola Formisano: ai piedi una collinetta artificiale, chiamata la collina del disonore, in cui vi è il netto sospetto, secondo gli abitanti della zona, di interramento, negli anni, di rifiuti anche pericolosi. ( vedi il video).

L’assenza dei militari durante il giorno in Contrada Castelluccio ci è stata confermata anche dal vicesindaco di San Sebastiano Giuseppe Panico che ha chiarito che la zona sarà sorvegliata dall’esercito soltanto di sera, “nella fascia oraria favorevole ai bruciatori di rifiuti“.

Il tutto mentre il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, vicepresidente tra l’altro del Parco Nazionale del Vesuvio, è negli USA per “partecipare – secondo un articolo de “La Verità“, a firma del giornalista Carlo Tarallo – ad un misterioso programma di scambio con il Dipartimento di Stato“.

Un’assenza, quella del pupillo vesuviano di Matteo Renzi, che è stata percepita sul territorio e anche largamente discussa…

Dario Striano

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