(VIDEO) Portici verso il voto. Il “trio delle meraviglie” Spedaliere, Bossa e Iacomino al veleno contro il Senatore Cuomo, il PD e il Commissario prefettizio: “Questa non è più una città libera”

Dure accuse nei confronti del Partito Democratico da parte del trio Spedaliere-Bossa-Iacomino.

Durante l’inaugurazione del comitato elettorale del candidato sindaco di Centro-Sinistra, Salvatore Iacomino, sito in Via Libertà 32, i tre attori politici porticesi hanno tuonato contro il Senatore Vincenzo Cuomo, candidato sindaco di un’ampia coalizione che vede affiancate al Pd numerose liste civiche, e contro il commissario prefettizio Roberto Esposito, incaricato di traghettare la città della Reggia fino alle elezioni amministrative del prossimo 11 Giugno.

A scagliarsi per prima contro il suo Pd, la deputata Luisa Bossa, oggi rappresentante del Movimento Democratici e Progressisti – Articolo 1, che ha spiegato le ragioni della scissione a livello nazionale del Partito Democratico e le motivazioni che la spingono a sostenere il candidato di Sinistra Italiana, Salvatore Iacomino: “E’ un medico, abituato all’ascolto e ad incontrare la sofferenza. – ha detto l’ex sindaco di Ercolano -Noi di Articolo 1 siamo andati via dal Pd mica perchè Renzi c’era antipatico… ma perchè ci siamo accorti che la politica non era più la Politica che avevamo conosciuto negli anni passati. Era una Politica virtuale. Noi invece vogliamo interpretare la Politica di tutti i giorni, quella che assieme all’aiuto dei porticesi poterà avanti Salvatore Iacomino. Quella dell’ascolto. Quella della Trasparenza! E non accettiamo lezioni da nessuno, perchè per Noi parla la nostra storia

Dal nazionale al locale. “Re Leopoldo Spedaliere, l’ex sindaco, oggi candidato al consiglio comunale con la lista “Democratici e Progressisti per Portici“, espressione di Articolo 1, ha invece attaccato la natura politica della coalizione con a capo il Senatore del PD Enzo Cuomo: “Mai avrei immaginato che il mio vecchio partito potesse presentarsi alle elezioni con gli ex fascisti. Vi siete chiesti perché a Portici Forza Italia, un ex importante partito di governo, non presenterà la sua lista? Forse perchè in città gira voce di un accordo per portare un assessore nella giunta Cuomo?! Non ci riusciranno, perchè non vinceranno ma dobbiamo, comunque, evitare di consegnare la città a questi personaggi

Ancora più duro l’attacco da parte del candidato sindaco Salvatore Iacomino che, dopo essersi scagliato contro l’operato del commissario prefettizio (nel video realizzato dal giornalista Ciro Ammendola), accusato, “dopo esser stato pilotatamente – secondo il leader cittadino di SI – nominato a Portici“, di condizionare la politica e l’amministrazione futura della città con atti (alcuni dei quali oggetto di una interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Luisa Bossa) ha voluto smentire qualsiasi ipotesi di alleanza sotterranea con il Senatore Cuomo: “E’ la più grande bugia di questo mondo. Noi abbiamo rotto completamente. Ma non sul piano personale, ma su quello delle scelte politiche. Ci sono scelte fondamentali che riguardano una comunità. Non possiamo ragionare all’interno del nostro partito, esclusivamente, per i nostri interessi. La nostra composizione delle liste sta vedendo una coralità di partecipazione legata da una scelta comune. La città non si governa con un solo uomo al comando“.

Secondo Iacomino il gran numero di candidati, alcuni dei quali figli di dirigenti ed ex dirigenti comunali, presenti all’interno dello schieramento del PD, sarebbe dovuto ad “un’imposizione della candidatura” da parte di attori politici locali: “Qui stiamo assistendo alla condizione proprietaria non solo dell’ente locale ma anche delle persone. Le persone in questa città non sono libere. Questa è la nostra grande sfida: dare libertà alle persone. Poco fa sono stato avvicinato da più persone, impegnate con il proprio lavoro nella gestione sul territorio di esercizi commerciali, e sono stati costretti a candidarsi. Sono pronto a denunciare il tutto. Perchè la battaglia politica è una cosa; lo strumento del pizzo, in senso lato, è altra cosa che non possiamo consentire. Dobbiamo alzare la voce per dare un senso di Libertà alla comunità. Non è pensabile che i dirigenti del comune candidino i figli. Gli stessi dirigenti che hanno partecipato a Gosaf rimpilzandola all’interno dei loro figli. Se dovessi diventare sindaco, la sede comunale non sarà più Via Campitelli, ma sarà in mezzo alla gente… per ridare ancora più trasparenza a questo Comune, che non è più libero“.

Dario Striano

 

 

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