VERSO I VOTO PER LE MMINISTRATIVE – Diffamazione al vicequestore di San Giorgio: guai per il grillino Danilo Roberto Cascone che vorrebbe correre da sindaco alle prossime amministrative

San Giorgio a Cremano – Giorni duri per i pentastellati sangiorgesi – scrive in un articolo il giornalista del quotidiano Il Mattino, Francesco De Sio – L’ultimo buco nell’acqua di venerdì per l’assegnazione del simbolo in vista delle elezioni del 20 e 21 settembre ha gettato seri dubbi sull’effettiva partecipazione del M5s alle prossime amministrative, il tutto a una decina di giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste. Il sempre più probabile «nulla di fatto» tra Pasquale Maiolino e Patrizia Nola favorirebbe la candidatura a sindaco dell’ex consigliere grillino Danilo Roberto Cascone, pronto a scendere in campo solo ed esclusivamente in caso di assenza del Movimento. A complicare i piani di Cascone, tuttavia, un carico pendente di natura penale che vede l’attivista rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti dell’ex vicequestore di San Giorgio a Cremano, Sergio Di Mauro.

La prima udienza del procedimento è infatti stata fissata per il prossimo 16 settembre, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale sangiorgese e per quelle regionali in campania. “Era il 19 febbraio 2017 – continua De SIo – quando l’allora portavoce pentastellato gettava indirettamente pesanti ombre sui rapporti del capo del commissariato locale con l’attuale primo cittadino Giorgio Zinno, qualche mese dopo lo scandalo “Tangentopoli”: «Come definireste un capo di una stazione di polizia che si accompagni con spavalderia ad un sindaco in attesa, ad esempio, di udienza per reati quali l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta? – scriveva pubblicamente Cascone sui social – Un commissario capo che, assieme a questo primo cittadino, si rechi al bar assumendo atteggiamenti confidenziali oppure che si lasci andare, nei confronti di quest’ultimo, a pubblici apprezzamenti su Facebook? Nulla che vada contro la legge, sia chiaro. Ma chi ricopre cariche istituzionali dovrebbe tener presente sempre la responsabilità del proprio ruolo anche al di fuori del proprio orario di lavoro». Inevitabile la querela di Di Mauro, culminata con il rinvio a giudizio dell’esponente grillino nel 2018”. La  comunicazione pervenuta all’ufficio Protocollo generale del Comune ha messo l’intero Consiglio Comunale a conoscenza della vicenda e lo stesso sindaco Giorgio Zinno è stato convocato in tribunale per essere ascoltato come persona informata sui fatti. La possibile candidatura alla fascia tricolore di Cascone potrebbe tuttavia far slittare l’udienza per ragioni di opportunità politiche.

 

 

 

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