“UNA VITA INNOCENTE E GLI SCIACALLI POLITICI”: IL SINDACO DI PORTICI ENZO CUOMO INTERVIENE SULLA TRISTE STORIA DEL NEONATO RICOVERATO IN PROGNOSI RISERVATA AL SANTOBONO

Portici – Polemiche politiche a parte, il sindaco della Città del Granatello non ci sta a che sulla triste storia del neonato oggi in prognosi riservata in un reparto dell’Ospedale Santobono di Napoli, si faccia sciacallaggio politico. “L’altro ieri si è scoperto che una Donna di 36 anni, che insieme al compagno dimoravano a Portici, aveva partorito da pochi giorni un bambino. Un neonato che ad oggi non ha un nome, non è iscritto nel registro di una anagrafe perché nessuno dei due Genitori ne ha registrato la nascita – scrive sulla sua pagina facebook il sindaco di Portici Enzo Cuomo, notoriamente in prima linea dalla parte dei bambini –  Un bimbo che ora lotta per la vita all’Ospedale Santobono, i cui Medici sappiamo già capaci di miracoli che anche stavolta ci aspettiamo, fiduciosi. I Carabinieri di Portici chiamati dal compagno della donna e non da un Consigliere Regionale come erroneamente riportato, si sono recati sul posto insieme ai nostri Assistenti Sociali e alla Polizia Municipale trovando un neonato in gravi condizioni di salute con evidenti segni di abrasioni sulla testa e sugli organi genitali. La donna ed il compagno sono stati tratti in arresto e il bambino ricoverato al Santobono. Una donna con evidenti problemi psichici, ben noti al Tribunale ed alla Procura dei Minori, che in pochi anni ha cambiato diverse volte residenza spostandosi da un quartiere all’altro della Città di Napoli, probabilmente per non farsi intercettare dai Servizi Sociali delle varie Municipalità del Comune di Napoli, considerato che il Tribunale dei Minori aveva già disposto la perdita della genitorialità affidando due figli minori ad una Casa Famiglia a Cirò, in Calabria.

Un passato già segnato da eventi drammatici, dato che sempre in Calabria, il compagno era stato tratto in arresto a seguito di maltrattamenti e violenze e sempre li la Donna era stata sottoposta a TSO in quanto accertato dalle Autorità Sanitarie un grave disagio psichico.

Nel settembre 2020, quindi in piena pandemia, la donna fissa la propria residenza a Portici presentando all’anagrafe un regolare contratto di fitto registrato ai sensi di legge.

I nostri Servizi Sociali ancor prima che la Donna avesse anagrafato la residenza si erano interfacciati con il Tribunale dei Minori e con la Procura Minorile a cui il 27 agosto avevano segnalato la situazione e l’evidente disagio con le gravi criticità della Donna e dei figli minori che attualmente sono in Casa Famiglia in Calabria”. Il racconto di Cuomo è dettagliato, preciso. Va finanche oltre le eventuali discolpe politiche. Fornisce date e documenti che evidenziano chiaramente l’intervento da subito dei servizi sociali della Città del Granatello.

“Il Tribunale come per legge – continua Cuomo – ha nominato un Curatore per i Minori poi diventata Tutore ed il 9 marzo, cioè  pochi giorni fa, si è tenuta una udienza i cui verbali non sono stati ancora trasmessi al Comune. Occorre far chiarezza su questa vicenda, nonostante si tratti di un dramma che coinvolge dei minori, in quanto puntuali sono comparsi gli sciacalli alla ricerca di brandelli politici di notorietà e consensi e che con ripugnanti attività hanno iniziato a speculare su una vicenda che tratta della vita di un neonato. Questi schifosi personaggi hanno utilizzato le menzogne a cui sono soliti rifarsi per diffamare l’operato delle nostre Assistenti Sociali che anche in questa vicenda hanno mostrato professionalità, dedizione ed impegno andando ben oltre i propri compiti d’ufficio e assumendo in carico la vicenda ben prima che la donna fissasse la residenza a Portici e nonostante le reticenze e le pratiche sfuggenti delle due persone. E’ assolutamente falso come scrive con fare cialtronesco un Consigliere di Minoranza che questa donna fosse seguita nel Progetto Millegiorni.

Cercare di colpire il Sindaco, il Dirigente dei Sevizi Sociali e gli Assistenti Sociali in una vicenda tanto tragica ed umanamente assurda è una attivita’ ripugnante tipica di chi si comporta come uno sciacallo. Dopo alcuni incontri con i nostri Servizi Sociali sia la donna che il compagno si sono sistematicamente sottratti ai successivi incontri adducendo motivi quali le norme antiCOVID sugli spostamenti, difficoltà di carattere personale ad incontrarsi e finanche accessi presso l’abitazione non concordati, cioè a sorpresa, hanno consentito una interlocuzione con la donna ed il compagno.  In uno Stato di diritto solo un provvedimento della Autorità Giudiziaria può limitare la libertà personale o revocare la funzione genitoriale, non esiste una legge che impedisca la gravidanza a qualunque donna. Bisognerebbe spiegarlo a quegli Sciacalli la cui cialtroneria politica ed istituzionale ha oltrepassato i limiti della umana tolleranza.  Queste persone per le menzogne scritte sui social e sui giornali saranno citate in giudizio in sede civile per la lesione dell’immagine procurata alle figure istituzionali, dirigenziali e funzionarie colpite per le diffamazioni volutamente perpetrate a scopo politico”.

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