Tra nonnine al voto, promesse hot e l’umiltà (finta) di De Luca: le dimissioni di Renzi finiscono a San Gregorio

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Sono passate poche ore dalle dimissioni di Matteo Renzi dopo la sconfitta al referendum e già nella bottega di Genny Di Virgilio appare la statuina del presepe che ritrae il premier con tanto di valigia e cartello: “ Mi sono dimesso”, mentre l’attrice napoletana Paola Saulino che in antitesi a Madonna disposta a tutto sessualmente per chi votasse alle presidenziali americane per la Clinton contro Trump, farà partire il “Pompa tour” a gennaio: tappe Napoli, Roma, Bari, Milano e Palermo: in giro per l’Italia a far sesso orale a chi invece al Referendum costituzionale ha votato no. Non è bastato il voto della signora Margherita Rusciano, classe 1916, nonna del sindaco Pd di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno a salvare dal capitombolo e dalle dimissioni Matteo Renzi. Chiuso in se stesso il presidente De Luca che invita (detto da lui, è difficile crederci) all’umiltà. Gioisce invece il primo cittadino di Napoli che sulla scorta del numero di “no” al Refernedum raggiunti a Napoli, pensa seriamente alla ribalta nazionale, avanzando la sua candidatura assieme a quella di altri sindaci e movimenti per la guida del Bel Paese.

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