Sul digestore di rifiuti a Pomigliano d’Arco, il “no” di don Peppino Gambardella e il silenzio assenzo del Movimento 5 stelle (locale e regionale)

Pomigliano d’Arco – Dagli scranni dell’opposizione (consiliare e di governo) la voce era una sola: l’impianto di compostaggio dei rifiuti organici a Pomigliano d’Arco non si deve fare. Passati al governo cittadino della città delle fabbriche, nessuna barricata contro ormai l’avanzamento dei lavori della Regione Campania per la collocazione in una città già asfissiata dalle polveri sottili e tra le più inquinate dell’hinterland, per l’impianto di compostaggio. E se all’incontro col vice di Vincenzo De Luca, Fuvio Bonavitacola il primo cittadino pentastellato Gianluca Del Mastro ci è andato col suo vice (del Pd) Eduardo Ricci e più di un “Non possiamo mettere in discussione l’impianto, è già in uno stato di avanzamento”, sulla questione ci torna a gamba tesa don Peppino Gambardella il parroco della chiesa madre (San Felice in Princis) che da sempre non ha paura di stare in prima linea dalla parte dell’ambiente e dei cittadini.

“Cara Valeria, condivido quello che scrivi in merito al biodigestore di Acerra – scrive don Peppino sulla pagina facebook della leader pentastellata in Regione Campania Valeria Ciarambino, di Pomigliano d’Arco come il ministro degli esteri Luigi Di Maio – mi aspetterei altrettanto per Pomigliano dov’è in costruzione un digestore molto discutibile e dannoso per la città . È strano che tu non intervenga con il peso del tuo ruolo istituzionale. Facci capire da che parte stai, noi vogliamo sentirti dalla nostra parte, quella delle persone offese e danneggiate da tale opera. La mia non vuole essere una polemica ma solo appello e richiesta di aiuto che sono certo ci sarà da parte tua”.

Non tarda la risposta della grillina. “Caro don Peppino – scrive sempre su Facebook Valeria Ciarambino – io non avrei mai e poi mai voluto alcun impianto di quelle dimensioni nella nostra città. E per questa ragione sin dal 2017 me ne sono occupata, analizzando anche insieme a tecnici e a legali le azioni opportune da compiere. Il ricorso al Tar che pure valutammo, ci fu sconsigliato dal legale consultato. Producemmo delle osservazioni critiche.

Purtroppo l’opposizione politica è un conto e da parte mia c’è tutta e non da oggi, la possibilità giuridica che allo stato attuale questo possa portare a un risultato è un altro. Per quanto ne so e per gli approfondimenti che anche i miei tecnici hanno fatto, ad oggi non ci sono margini per bloccare l’opera. Se vi risulta altro e avete elementi che non conosco, me ne faccio carico all’interno delle istituzioni. Ti abbraccio”. In sostanza la stessa risposta data da Del Mastro quando a inizio marzo scorso incontrò il vice di De Luca. Il digestore di rifiuti a Pomigliano d’Arco si farà e sarà tra i primi e forse il più grande di quelli (quindici) disposti dal Governo regionale. Con o senza le proteste di don Peppino Gambardella

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