Sesto appuntamento de L’avanguardia difficile. Il Futurismo tra Europa, Italia, Napoli – Arte, Vita, Libertà‏

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Venerdì 9 maggio alle ore 17.30, a Nola, presso la sala Annibale Ruccello della casa editrice larcaelarco edizioni (via on. Francesco Napolitano, 26) discuteremo de La Ricostruzione Futurista dell’Universo. 11 marzo 1915: verso la sinestesia e l’opera d’arte totale. Il Futurismo come arte globale.

Quale ricaduta ebbe il dirompente manifesto (scritto da Giacomo Balla e Fortunato Depero) de La Ricostruzione Futurista dell’Universo nel mondo artistico italiano del primo Novecento? Esso segnò la nuova forma del Futurismo, rompendo definitivamente le pertinenze settoriali del rinnovamento futurista (…) indicando la raggiunta piena consapevolezza di un’implicazione molteplice di compresenti livelli comunicativi, in vista di un’estensione illimitata dell’intervento innovativo futurista, nel denominatore costante di una forte, ottimistica, sollecitazione ludico–inventiva (Enrico Crispolti).

Ne parleranno, con il prof. Giovanni Fasulo, la prof.ssa Gaia Salvatori (docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università degli Studi di Napoli) e il poeta partenopeo Stelio Maria Martini (neoavanguardista degli anni Sessanta, autore del romanzo “per immagini” Neurosentimental – 1963 – e curatore con Luciano Caruso dell’importante raccolta delle Tavole Parolibere Futuriste – 1974/77).

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