Primarie PD ad Ercolano. Ciro Buonajuto: “Hanno paura di me perché vinco e cambio tutto”
Quattro candidati per poter ambire alla leadership del Partito Democratico locale, e per poter, dunque, concorrere alla poltrona di sindaco: Ercolano è già scesa, da un bel po’ di tempo, in campagna elettorale. Dopo il tesseramento selvaggio al PD locale, che ha visto aumentare il numero delle sue tessere di circa 1000 unità in un anno; e la notizia, raccontata dai media locali e nazionali, di possibili infiltrazioni camorristiche all’interno del Partito; il clima politico nella città degli Scavi è particolarmente rovente. I venti di polemica potrebbero scatenare un vero e proprio uragano nel Comune vesuviano.
Chi non teme la tempesta, ma è deciso ad affrontarla, è il consigliere Ciro Buonajuto, il “rottamatore ercolanese”, che concorrerà alle primarie del PD dell’8 Marzo sfidando il sindaco uscente, Vincenzo Strazzullo, il vice-sindaco, Antonello Cozzolino, e Gennaro Sulipano, già capogruppo consiliare e Assessore della Giunta Bossa.
Renziano della prima ora, primo riferimento del premier nel Vesuviano, e membro della direzione nazionale del Partito, Ciro Buonajuto ha deciso di candidarsi perchè convinto di “poter colmare quel gap che ormai ad Ercolano divide la politica e la società civile“. “Un’operazione trasparenza”, l’obiettivo del rottamatore ercolanese Buonajuto: giovane avvocato che destina ogni anno la sua indennità di consigliere a studenti bisognosi: “Io odio la macchina amministrativa– ha detto il consigliere- Per questo non rinuncio al gettone di presenza, ma lo destino ad altri scopi, premiando con borse di studio in materia di legalità gli studenti di alcuni licei porticesi e torresi“.
Dalla sua decisione di candidarsi alle primarie, il “renziano vesuviano” ha incontrato numerose resistenze, non solo politiche: “Lo scorso Aprile, mi è arrivato il primo messaggio intimidatorio. Dopo un’attenta e ben scritta analisi politica, presente nel messaggio, mi è stato intimato di non candidarmi con una chiara minaccia, rivolta anche ai miei familiari. Ho sempre tenuto segreto il contenuto della prima lettera. Non quello della seconda: arrivata il 17 Dicembre, e resa pubblica immediatamente anche per sdrammatizzare la situazione e non preoccupare la mia famiglia. Non parliamo poi del “caos tesseramento”: hanno più volte cambiato il regolamento per le primarie. Ma per quello, non ci sono mai stati problemi: sono abituato a metterci la faccia tra la gente, e procurarmi qualche centinaio di firme in più non è stato poi così difficile“.
Ciro Buonajuto è convinto che le Primarie si faranno, e non verranno annullate dai veritici del Partito, anche dopo la notizia di possibili infiltrazioni camorristiche all’interno del PD: “Le Primarie sono indispensabili. A maggior ragione se vi è un rischio di infiltrazione malavitosa: bisogna isolare la parte malata di Ercolano. E l’unico metodo per isolarla è la democrazia. E quindi, permettere il voto a tutti i cittadini ercolanesi: la maggior parte, ovviamente, lavoratori onesti e brave persone. E per rendere ancora più trasparente questo esercizio di democrazia ho una proposta: potremmo chiamare la Commissione Antimafia e fare dei dirigenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza i coordinatori per queste primarie.”
Nonostante gli ostacoli, e le barriere frapposte tra lui e la leadership del partito, il consigliere parla di un PD sano e pulito: “Non nutro alcun dubbio riguardo il profilo etico-morale del mio partito. Credo però siano state commesse delle leggerezze: quindi, nel momento in cui si dovesse accertare la provenienza camorristica di qualche nuova tessera, dovranno essere allontanati dal PD non solo i malavitosi, ma anche chi ha accompagnato questa gente a tesserarsi”
Alla domanda “Perchè Ciro Buonajuto dovrebbe fare così tanta paura?“, l’aspirante sindaco risponde: “Perchè vinco e cambio tutto. Ercolano ha bisogno di una politica lungimirante. Ha bisogno di trasparenza. Bisogna ridare dignità alla politica, considerata ormai dalle gente un’arma da cui difendersi. Bisogna trasmettere ai cittadini la voglia di sognare, il desiderio di voler ripartire; bisogna renderli orgoliosi di essere nati e di vivere ad Ercolano: terra meravigliosa“.
Appuntamento dunque all’8 Marzo, giorno stabilito per le primarie, a meno che queste non vengano annullate: “Le primarie ci saranno. Ma volendo giocare alla “fantapolitica” con voi giornalisti, e considerare la remota (se non impossibile) possibilità del loro annullamento, prometto la mia lealtà al Partito. Nessuna scissione se il Partito è leale con me. Mi spiego meglio: se ci fosse un ragionamento politico alla base dell’annullamento lo rispetterei. Se invece fosse l’ultimo tentativo per ostacolarmi, allora ne prenderei atto, e farei tutto quello che è a mia disposizione per poter dare battaglia. Persino considerare un’altra coalizione.”
Dario Striano
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